21 agosto 2006

LUCCA, CITTA' DEI MILLE JACOPO - 16.09.2004

Rieccomi a voi per rendicontarvi sulla vacanza in terra di Lucca (città dai mille Jacopo, come vedrete). Il viaggio inizia, come consigliato dalle care sorellone Trapanotto di Prato, con una visita al borgo di Artimino (praticamente disabitato: 2 persone in tutto il paese… noi!!).
Tappa d’obbligo l’enoteca del “Peruzzi” per gustare del buon vino e …la sua mitica torta di mele. Ma il Peruzzi non è solo questo: si comincia con 2 splendidi tegamini con pappa al pomodoro e si prosegue con due crostoni: uno con verdure grigliate, pachino e mozzarella e l’altro (clamoroso) con salsiccia e stracchino, il tutto bagnato da due calici di Rosso di Carmignano 2003. Il clou è ovviamente la mitica, e ormai rinomatissima, torta di mele calda con spolverata di zucchero a velo: la torta, conscia del suo potere ipnotico, fa bella presenza di se proprio sul bancone all’entrata dell’enoteca (altro che la Luisona di Stefano Benni). Nessuna parola per commentare la bontà della torta, ma non ne trovo neanche per descrivere la crema di nocciole e cacao amaro che il buon Mario ha abbondantemente versato sulla fetta di torta, avventandosi al nostro tavolo quando avevamo appena iniziato ad affondare le forchette nelle “tenere carni” della torta di mele. Con due buoni e meritati caffè un totale di euro 27,50. (Una coppia di tedescotti in bermuda ha preso una birra in due e due panini al prosciutto: peggio per loro). Un po’ anestetizzati dalla mangiata (e bevuta) si riparte alla volta di Vinci, seconda tappa di avvicinamento (!?!) a Lucca per ammirare il museo dedicato a Leonardo. Il paese è, soltanto nella zona del castello, di aspetto medievale; per il resto è quasi tutto di recente edificazione, mentre il museo, per chi ha avuto occasione di visitare a Roma, negli ultimi mesi, due mostre su Leonardo (in Piazza Risorgimento ed in Piazza del Popolo) è solo un completamento per la scoperta del genio leonardesco (sinceramente mi ha un pochino deluso).
E si riparte per Lucca dove, proprio davanti le mura e Porta San JACOPO, un vigile urbano napoletano (!) mi da indicazioni completamente sbagliate (non sapeva neanche quante fossero le porte della città). Dopo un po’ di giri riusciamo ad arrivare a Villa Corte degli Dei, il casale di cui non dimenticherò facilmente il bizzarro arredamento delle stanze, la "onirica" vasca idromassaggio a due piazze e... la mulatta dominicana che ci ha accolto all’arrivo... (inversamente proporzionale, in quanto a gradevolezza d’aspetto, alla proprietaria, anche se con Ferrari nel parcheggio!!).
(nelle due foto, il casale e la Stanza Apollo – un po’…… moolto… kitch).
Dimenticavo: 90 euro a notte la doppia con colazione.
Per ritemprare lo “spirito”... si va a cercare, dopo una prolungata “visita” alla vasca idromassaggio ed una passeggiata all’imbrunire, un posto dove rifocillarsi (anche se lo spirito della torta di mele del Peruzzi era ancora presente nella nostra mente). E’ lunedì sera 13 settembre e, tra l’altro, a Lucca si festeggia la Trasfigurazione: tutto il centro della città, percorso da cortei di figuranti in costume medievale, tamburi ed arazzi, è illuminato da candele (dentro dei bicchierini) appese dappertutto: sotto i cornicioni, alle mostre delle finestre, ad ogni vetrina dei negozi, sui monumenti.
Mooolto pìtorèsco” avrebbe detto la signora inglese di Enrico Montesano (il giorno 14, invece, tutta la città, alte personalità comprese, è nel duomo a rendere onore alla statua lignea del Cristo). Alla fine ci fermiamo a “Gli Orti di Via Elisa” (Via Elisa è una delle principali arterie del centro di Lucca, città di ciclisti spericolati che, come ombre silenziose, si materializzano sfrecciando a non più di 10 centimetri dal tuo corpo): qui ci abbandoniamo ad un gustosissimo crostone di polenta con funghi porcini e ad un piattone con degustazione di formaggi della Garfagnana, accompagnati da miele d’acacia, d’arancia e da marmellata di more. Reputiamo poi decoroso passare direttamente al secondo: arista di maiale con fagioli e bistecca di manzo alla griglia. Per chiudere la prima giornata abbondantemente sopra le 2000 kilocalorie: una fetta di torta con fichi e noci ed una piatto di frutta caramellata con gelato di crema. A far digerire il tutto due bicchieri di Morellino di Scansano Greto delle Fate 2002. Con 2 caffè per tenerci ancora in vita, e servizio cortese e curato, un totale di 46,00 euro. E via a letto.
Secondo giorno: tralascio la descrizione di tutte le visite fatte alle mille chiese e torri della splendida e serena Lucca, al monumento di Ilaria del Carretto (di JACOPO della Quercia), alla pasticceria Taddeucci (fondata nel 1881 da JACOPO Taddeucci e patria del buonissimo Buccellato), alla piazza del mercato, ai negozi di Via Fillungo ed alla bella Villa Pfanner (che emozione affacciarsi dalla loggetta del porticato,
utilizzata per diversi film e dalla quale il "Marchese del Grillo" Alberto Sordi tirava ai mendicanti le pigne –“... in fondo vònno la frutta: embè?!? Nun so’ frutta le pigne?...”), e passo a parlarvi della segnalatissima “Buca di Sant’Antonio”: osteria, taverna, ristorante a metà tra il locale di classe (camerieri in “alta uniforme” e garbo innato) ed il rustico (centinaia di paioli e pentole di rame penzolanti dal soffitto). Si inizia la ascesi mistica (non me ne vogliano i più religiosi, sto solo scherzando) con due zuppe di fagioli e farro alla Garfagnina (primo mistero di Fatima svelato), si prosegue con una deliziosa tasca di coniglio (disossato) in crosta su letto di funghi porcini ed un baccalà cotto al carbone con ceci (condito, direttamente al tavolo, dal cameriere con circa UN BICCHIERE di olio della Lucchesia e pepe, non sto esagerando!) (secondo mistero di Fatima), il tutto accompagnato da un’ottima bottiglia di Teroldego Rotaliano Villa Vescovile Rocca delle Macìe 2002 (a 15,00 euro). A chiudere (terzo mistero di Fatima) un piattone di frutta caramellata (immensamente superiore alla pur buona frutta caramellata degli Orti di Via Elisa) con cialde all’anice, marasche al profumo di orzata e gelato di castagne. Con due caffè un totale di euro 71,50, meravigliosamente spesi (anche perché fuori, nel frattempo, si era scatenato il diluvio). Per la solita (un’altra) coppia di tedescotti (questa volta in pantaloni lunghi): due lattine di Coca Cola e due piatti di vitello tonnato.... sarà!! (venite in Italia, dopo un viaggio di 500 chilometri... almeno mangiate bene!!!). Durante una piccola passeggiata digestiva ci accorgiamo anche che non tutto “è ciò che sembra”...(vernice... fresca !!!!!!!????? Sarà stato il vino?)
Dopo una seconda, fondamentale, tappa alla vasca idromassaggio ci si ributta nella mischia: ma non ci va di camminare troppo (abbiamo girato Lucca a piedi delle 09,30 alle 17,45!) e, trovando l’Antica Drogheria affollatissima, si va di nuovo agli Orti (locale molto carino, servizio cortese e cibo gustoso a prezzi umani – www.ristorantegliorti.it): questa volta si comincia con Cipollata, gustosissima e delicatissima zuppa di cipolle, e piatto di verdure grigliate; di secondo due “rosticciana”, offerta di vari tagli di maiale alla griglia, il tutto accompagnato da un ½ litro bianco della casa ed un caffè: totale 37,50 euro. Ancora una buona serata, conclusa da una bella passeggiata, sotto una fine pioggerellina depurativa, in una Lucca finalmente deserta. La terza giornata, quella del ritorno, inizia con una visita allo splendido Ponte del Diavolo (originariamente Della Maddalena) a Borgo a Mozzano (25 km circa a nord di Lucca).
Quella è Claudia non… il Diavolo… hehehe
Inizia però a piovere e, riservandoci di andare a visitare Barga, la Grotta del Vento e il paese sommerso di Vagli in una prossima gita, prendiamo la strada del ritorno.
Accusando un certo languorino (!) facciamo una deviazione per Pienza, dove, al Ristorante Dal Falco (segnalatomi dall’amica Laura De Vincentis), il solerte cameriere ci propone una bollente ma splendida ribollita ed una altrettanto valida zuppa di funghi (a pezzettoni e non passati), per proseguire poi con filetto alla brace ed un misto di tenerissimi arrosti, pur’essi alla brace ovviamente. A seppellire il tutto una mousse al torroncino, una bottiglia da 375 ml. (dovendo tornare vivo a Roma....) di Rosso di Montalcino Banfi 2002 ed una quantità industriale di caffè. Purtroppo i 3 giorni di vacanza sono finiti, ma i chiletti accumulati si faranno sentire per mesi (non è vero: oltre i 900 chilometri fatti con la macchina, abbiamo camminato tantissimo ed il nostro peso è invariato dalla partenza). Alla prossima. P.S.: riguardando le foto scattate mi sono accorto che, sulla parete interna della cinta delle mura, compare una scritta a carboncino cui non avevo fatto caso dal “vivo”: c’è scritto a caratteri anche abbastanza grandi: JACOPO.
Lucca è proprio una grande città!!!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma dai! vengo or ora dal blog di Rossa e mi godo questo divertente post sulla mia città... e nessuno te lo ha commentato?
Provvedo io!

Ciao! Sono polepole del CircoloVizioso (http://ilcircolovizioso08.blogspot.com) e ti faccio un bel po' di complimenti per il tuo bellissimo blog. Non ti conoscevo ma d'ora in poi non ti perderò più di vista... :-)

Ottime scelte avete fatto, venendo a Lucca, perdipiù nel momento in cui è al massimo dello splendore (a parte il tempo piovoso...): Settembre è il miglior periodo x visitare la nostra bella città, perché è un po' più viva del solito e perché l'autunno le dona un valore aggiunto.
Però qualche cosa ve le siete persa (tipo i 'frati' che vendono in Piazza San Michele durante il periodo di Santa Croce - oppure ve li siete pappati senza citarli???! ;-))
Facciamo così: la prossima volta, prima di andare a Barga, fammi un fischio, così ti do altre due dritte!

un saluto, polepole

Anonimo ha detto...

Ciao, ottimi spunti di viaggio, tra poco vado a Lucca e stavolta voglio far qualche escursione anche nei dintorni. Buon weekend!

JAJO ha detto...

POLEPOLE: ciao, ci piacerebbe tornare a Lucca presto, magari in primavera. E allora non mancherò di chiederti quelle famose dritte per Barga ;-D Grazie...
Ciaoo

MATRIOSKADVENTURES: grazie a te (hai un blog troppo carino, originalissimo :-D). Lucca è bella ed essendo piccola permette, in due o tre giorni, di girare anche i dintorni, altrettanto belli (anche se una settimana sarebbe preferibile :-) Magari in due tranches... hehehehe).
Buon divertimento, allora e.... passerò da te a vedere il reportage :-D