29 settembre 2010

SICILIA 2010 - MAZZARINO

Ed eccoci finalmente in Sicilia !
Dopo un tranquillo viaggio da Roma a Napoli e da qui, via traghetto, a Palermo, iniziamo ad attraversare la Sicilia per arrivare a Marina di Ragusa. Sbarchiamo alle 6,30, quando Palermo dorme ancora (oddio: forse è l'ora migliore per visitarla e godersela in pace, ma dopo 14 mesi di lavoro non vediamo l'ora di incontrare il mare ed il sole). Però l'appartamento al residence ce lo daranno soltanto nel tardo pomeriggio quindi una piccola deviazione per iniziare anche a fare i "turisti culturali" si può fare: la prima tappa, con una deviazione di appena 5 o 6 chilometri, è Mazzarino, un paese di origine medievale del centro della Sicilia adagiato su di una collina di circa 500 metri di altezza che si affaccia sulla vallata sottostante, dominata da uno strano colle a punta, quasi fosse una piramide.

IMG_0779

Nei giorni precedenti il nostro arrivo ci sono stati forti temporali e le strade del centro della Sicilia sono invase da veri e propri banchi di sabbia, in parte già asciutta per il gran sole, che rendono pericolosa la guida visto che le ruote tendono ad andare per conto loro perdendo un po' aderenza malgrado siano nuovissime. Purtroppo quello delle strade disastrate e per nulla curate sarà un tema che ci si riproporrà dal primo all'ultimo giorno, Palermo compresa. Per fortuna Mazzarino arriva presto e siamo in paese prima che siano le 9, dopo aver fatto colazione al primo autogrill appena usciti da Palermo. Il primo obiettivo è "U Cannuni": il castello arabo, risalente circa all'anno Mille, che deve il suo soprannome alla sua unica torre.


IMG_0775

IMG_0774

IMG_0778

IMG_0776

IMG_0780

IMG_0782

Non sono ancora le 10 ed il paese è già popolato da uomini seduti fuori dei bar, da cui proviene un profumino di fritto dolce (ma noi abbiamo fatto colazione da poco e rimandiamo a più tardi il primo incontro con cannoli, arancini e simili), e di donne che vanno verso le chiese del paese. Detto del profumo passiamo... agli U.F.O.: tali ci sentiamo, io e Claudia, visto che probabilmente gli uomini del luogo (malgrado il paese sia stato proposto per far parte del patrimonio UNESCO ed incluso, con una apposita legge del 1999, tra i comuni ad economia turistica come "Città d'Arte di alto interesse") non sono abituati a vedere una coppia che passeggia di prima mattina per le vie del paese con tanto di fotocamere al collo, e ci guardano, di conseguenza, come fossimo bestie rare.
Mazzarino, con il suo corso arricchito dalla Chiesa Madre del XVIII secolo e dai palazzetti nobiliari dei secoli dal XVII al XIX, è carino, forse tra i più gradevoli paesi che visiteremo, e le facciate dei palazzi sono ornate da lampioncini inizio '900 e da balconi, spesso semplicemente costituiti da una sottile soglia in marmo sorretta da staffe in ferro battuto lavorate: quasi tutti sono decorati con figure antropomorfe e di animali in stile barocco.


IMG_0790

IMG_0785

IMG_0791

IMG_0795

Non per niente la maggior parte dei paesi di questa zona della Sicilia, dopo essere stati rasi al suolo dal tremendo terremoto del 1683, sono stati ricostruiti in pieno Barocco, tant'è che le maggiori chiese e cattedrali, anche se spesso internamente abbastanza spoglie, esternamente presentano un'opulenta facciata popolata di statue, ghirigori e fregi.
La prima chiesa che incontriamo, lungo il corso, è la Chiesa di Santa Lucia.

IMG_0788

Subito dopo
è la Chiesa del Carmine, con l'annesso convento dei Padri Carmelitani, oggi sede del comune di Mazzarino.

IMG_0794

IMG_0793

Continuiamo a risalire il corso, ammirando i palazzetti nobiliari (a dire la verità, a parte un paio, tutti molto curati, e questo, purtroppo, sarà quasi un caso unico riscontrato nei vari luoghi che abbiamo visitato nella nostra vacanza).

IMG_0798

IMG_0801

IMG_0800

IMG_0805

IMG_0804

IMG_0799TER

Arriviamo quindi alla Chiesa Madre di Santa Maria della Neve che, malgrado sia stata edificata a cavallo di tre secoli (dalla fine del '600 alla metà dell''800), presenta una facciata ancora incompleta. L'interno, di contro, è molto curato ed elegante, con tanto di lampadari di Murano policromi dell''800.


IMG_0813

IMG_0817

IMG_0819

IMG_0818

IMG_0824

IMG_0826

IMG_0828

Prima di riprendere il cammino verso il mare tre ulteriori curiosità su Mazzarino: la prima riguarda nientemeno che Papa Wojtyla. Il 28 Maggio 1980, nel corso di un'udienza in Piazza San Pietro, impresse l'impronta della sua mano destra su una tavoletta di argilla e quel calco venne riportato sul portale in bronzo del Santuario della Madonna Santissima del Mazzaro, portone inaugurato nel settembre dello stesso anno.
La seconda curiosità riguarda Jules Raymond Mazarin, il famoso Cardinale Mazarino che fece la storia della Francia nella prima metà del '600. Benchè nato a Pescina, in provincia de L'Aquila, la sua famiglia era originaria di questo paese dell'entroterra siculo.
La terza curiosità riguarda uno dei "principi illuminati" dell'epoca tardorinascimentale, Carlo Maria Carafa Branciforti: Principe di Butera e del Sacro Romano Impero, oltrechè Conte di Mazzarino e Grande di Spagna, fu politico, scienziato, filosofo, scrittore e mecenate vissuto nella seconda metà del '600. Fece dell'ostentazione della sua ricchezza una vera e propria mania, conosciuta perfino a Napoli ed in Vaticano, oltre che nelle maggiori corti europee, ma fu un immenso benefattore ed adornò l'intera Mazzarino di opere d'arte, tanto che vi si possono ancora oggi contare oltre 25 chiese appartenenti ad ogni ordine religioso: il suo palazzo era ricco di enormi saloni, giardini pensili, cortili curatissimi, alloggi per servitori, vassalli e per la sua compagnia feudale, ma era anche dotato di un teatro e di ben due tipografie, tra le prime in Europa. Nella sua corte transitarono non solo artigiani della pietra, del legno e del ferro ma anche i migliori artisti siciliani dell'epoca ed era tutto un via vai di nobili e finanzieri pisani, genovesi e catalani che permisero al paese di raggiungere un alto livello economico e culturale fino agli inizi del XIX secolo.

IMG_0829


28 settembre 2010

RIECCOLOOO: IL "CLICCATORE FOLLE" E' DI NUOVO TRA VOI !

Ditelo che avevate paura di questo infausto giorno: ammettetelo, orsu' !!!
Ebbene si: come le rondini a primavera, come le prime piogge (sempre più alluvionali) di settembre, come la quotidiana minchiata di Bossi su "Roma ladrona", come le febbri dei bambini dopo solo due giorni di scuola, come le polemiche dopo ogni partita di calcio... rieccomi qui, puntuale come un mal di denti nel week-end, al ritorno dalla Sicilia (barocca) con circa 2400 scatti fotografici (dei quali quasi 800 fatti nella sola Palermo in un giorno e mezzo: miracoli delle schede di memoria delle fotocamere).
E adesso voi sapete bene che vi toccherà vederli quasi tutti, daltronde in questi ultimi 25 giorni vi sarete ben disintossicati da Jajo no ? Almeno quelli che non hanno avuto la sventura di incontrarmi in terra sicula !
Quindi bando alle ciance e... mettetevi comodi: tra poco si va ad iniziare con Mazzarino, paese di balconi e... tradizioni sociali.

Dimenticavo: questo resoconto di viaggio si intitolerà "SICILIA: L'OPULENZA E L'ABBANDONO" e se avrete la compiacenza (e il coraggio) di seguirmi scoprirete il perchè.

Intanto vi dico che mi è venuto in mente di abbinare ad ogni città o paese visitato un profumo ed una breve frase di quello che, di quel luogo, mi ha maggiormente colpito.
Le tappe saranno le seguenti:

MAZZARINO: "Dolce profumo di fritto" e "Noi: gli U.F.O"
PIAZZA ARMERINA: "Polvere di storia e modernità" e "Le strade di sabbia"
SCICLI: "Lo smog" e "Il panorama mozzafiato"
IL CASTELLO DI DONNAFUGATA: "Il profumo del tempo" e "Il lusso e l'arte"
PUNTA SECCA: "Il fantasma aleggiante di Montalbano" e "Gli arancini indovinate di chi?"
DONNALUCATA: "Sciavuro di pisci" e "Ancora lui"
SAMPIERI e ROSOLINI: "I colori del mare" e "Immancabilmente lui"
PORTOPALO DI CAPOPASSERO: "Sciavuro di mari" e "La California sicula"
MARZAMEMI: "Profumo di business" e "Il delirio del Bancomat"
VITTORIA: "Il profumo delle radici" e "Tutto gira intorno alla piazza"
COMISO: "Profumo di brace" e "Le chiese assorbite dal tessuto cittadino"
RAGUSA IBLA: "Profumo di pioggia" e "Lo stupore dell'occhio"
MODICA: "Profumo di Xocò-Atl" e "Scale, sudore e cioccolato"
MARINA DI RAGUSA: "Profumo di sòla" e "Spiaggia IN - Pesce OUT"
CATANIA: "Profumo di arancini" e "La meglio gioventù"
LA VALLE DEI TEMPLI: "Profumo di dollari" e "Quant'è dura l'avventura"
PALERMO: "Purtroppo gatti" e "Suoni, rumori, voci e stili: tutto un miscuglio"
CEFALU': "Profumo di amicizia vera" e "Il gelato, la serenità e l'allegria"
MONDELLO: "Profumo di vacanza" e "Il mare di smeraldo"
MONREALE
: "Profumo di piccioli sacri" e "La meraviglia dorata"


03 settembre 2010

CENA DI FINE ESTATE

Anche se, in realtà, le nostre sospiratissime ferie inizieranno domani (a proposito: bacioni a tutti e su questi schermi ci si rivede dopo il 23 settembre con taaaaante foto sicule, tanto ormai siete abituati... e rassegnati...), una tradizione degli ultimi anni è la "CENA DI FINE ESTATE" a Castel San Pietro Romano.
Certo, una volta (non diciamo "quando eravamo giovani", che mette nostalgia) le pennette all'arrabbiata, o uno spaghettino aglio e olio, di Mezzanotte erano abitudine consolidata (quando non si aspettavano le pagnotte calde o la pizza bianca che Francesco sfornava, solo per noi, alle due di notte, finito il suo lavoro al vapoforno: pane e pizza, ovviamente, venivano riempiti con vagonate di prosciutto o mortadella presi alla trattoria di Walter e Marina).

DSCF2801

Quindi, per rinverdire i fasti dei mitici ANNI '80, quando in realtà si mangiava nei piatti di plastica seduti sulle scale di casa, da 3 o 4 anni abbiano deciso, con i vecchi amici del vicinato, di fare una cena di saluto alle vacanze oramai agli sgoccioli (quest'anno, come detto, solo per gli altri... visto che le nostre devono ancora iniziare).
Grazie alla disponibilità della Pro-Loco e della Protezione Civile prendiamo in prestito per qualche ora due o tre tavoli e qualche panca, si allestisce il tutto sotto casa (tanto è una piccola piazzetta, con una cisterna, nella quale difficilmente viene qualcuno, a quell'ora), si apparecchia e...... ci si scofana vergognosamente !!!

DSCF2772

Quest'anno poi, essendo "minacciato" da mesi su Facebook e anche di persona, con tanto di forchette e coltelli puntati... non potevo esimermi (e non lo avrei mai fatto, in verità)!


DSCF2806bis

Ecco che, quindi, insieme a mille altre delizie, sono andate in onda una bella 'matriciana (Laura e Angela, grazie ancora per il guanciale... ottimo !) e rigatoni con la salsiccia: purtroppo tutti vogliono essere accontentati e... i cuochi devono sottostare (di buon grado, in verità) alle richieste degli avventori.

DSCF2768

DSCF2770

Uno dei piatti forti, immancabili, di Concetta, sono le patate fritte al pomodoro !!!! Una delizia, anche se di indubbio carico calorico: si friggono le patate a tocchetti in olio di semi e, a cottura quasi ultimata, si crea una fossetta tra le patate e si mette il pomodoro; si porta a termine la cottura e...... superlative !!! Dell'altrettanto superlativa torta al cioccolato e Nutella, foto più avanti, parlerò in seguito... visto che mi sono fatto dare la ricetta :-D

DSCF2774

DSCF2778

C'è chi aspetta con impazienza la cena, ovviamente... mentre Angela sta finendo di friggere i fiori di zucca... (Madonna quanti ne mangerei !!!)

DSCF2825

DSCF2782

DSCF2796

DSCF2784

Ed eccoci pronti!

A seguire:
Panzanelle con pomodoro, tonno e mozzarelline...
...con tanto di presentazione "stroboscopica"...
primosale e ricotta di bufala
affettati
uova sode ripiene
formaggi
fiori di zucchina fritti
e, ovviamente, Amatriciana e Rigatoni "co' la saRciccia"
(ovviamente con le mitiche salsicce di Ludovico !).

Per finire in bellezza, oltre un ospite inatteso, non potevano mancare ottimi fichi appena colti, la torta cioccolato e Nutella di Concetta e la torta di mele di Claudia (oltre ad un'ottima grappa ed al mio "Jajo Cynar").

ALLA PROSSIMAAAAA !!!

(Magari senza dover necessariamente aspettare la fine dell'estate :-D)!


DSCF2783

DSCF2833

DSCF2837

DSCF2839

DSCF2843

DSCF2844

DSCF2845

DSCF2846

DSCF2855

DSCF2858

DSCF2863

DSCF2867

Almeno la metà delle foto, visto che io ero ai fornelli, sono di Claudia (diamo a Cesare...)