Quando arriva una nuova vita bisogna festeggiare adeguatamente.
E quando arriva da una coppia che sembra quella de... i fidanzatini di Peynet, così romantici e strettamente legati l'un l'altra, così in simbiosi, così simpatici e pieni di vita e di voglia di godersela, a tavola come anche con una semplice passeggiata mano nella mano o con una colazione tète a tète con cornetto e cappuccino... che dire?
Potevo scegliere mille ricette per partecipare al loro contest di benvenuto per la "pupattola" ma dal cuore e dai ricordi mi è venuta fuori questa: semplice e adatta all'estate (certo il forno fa penare un po' ma si può mettere la teglia in cottura, chiudere la porta della cucina spalancando la finestra, e rientrarvi "a giochi fatti" dopo un'oretta) visto che questo è un piatto che si può gustare anche freddo o, meglio ancora, appena appena tiepido (come piace ai bambini).
La ricetta in questione, che conoscono perfino i sassi, è uno dei miei "piatti della memoria" ed è sempre stato vivo nei miei ricordi perchè ogni sabato d'estate mia nonna lo preparava, assieme ad un'altra bella teglia di ortaggi gratinati, e poi io l'aiutavo a portarlo a cuocere nel forno a legna del paese (Castel San Pietro Romano, il paese di "Pane, amore e fantasia", "I due marescialli", "Il federale", "Vedo nudo" e tanti altri... Sapendo la passione di Sabrina e Luca per il cinema mi sembra, questo, un ulteriore regalino per loro :-D).
Si perchè ogni martedì ed ogni sabato mattina il forno a legna del paese era a disposizione dei paesani per cuocervi, dietro compenso di poche lire, il pane (che ancora si faceva in casa, malgrado nel paese ci fosse da anni un ottimo vapoforno) al fuoco di fascine di ginestre e legna. E, dopo il pane, cotto di primo mattino, ci si potevano portare teglie di verdure, ortaggi e pomodori al riso, per ritirarli cotti e bollenti giusto giusto all'ora di pranzo. E il tutto aveva un sapore che non vi dico...
Certo Sabrina e Luca avrebbero preferito avessi usato i pomodori che, al tempo, ci portavano (assieme a fichi, insalata, uova, zucchine, fiori di zucchina, uva) degli amici del paese; purtroppo sono a Roma e devo arrangiarmi con i prodotti del fruttivendolo (indiano) sotto casa :-D Malgrado tutto, anche con prodotti dal sapore certo un po' diverso, ogni volta che vedo un pomodoro al riso mi ritornano i ricordi di quei tempi, circa 30 anni fa, di quei
PROCEDIMENTO: tagliare i pomodori a tre quarti (dopo averli ben lavati ed asciugati) e scavarli con un cucchiaio.
Schiacciare la polpa di pomodoro con i rebbi di una forchetta o frullarla velocemente, mescolandola poi con il riso, un goccio d'olio, il sale, un pizzico di pepe, pezzettini minuscoli di aglio e foglioline di basilico tagliate a pezzetti con la punta delle dita.
Salare appena l'interno del pomodoro e riempirlo con il composto.
Rimettere la "cupoletta" al pomodoro ed oliarla leggermente.
Sbucciare e tagliare le patate a dadini piccoli e spolverare il tutto con un misto di sale, rosmarino, aglio e salvia (che in genere uso per gli arrosti o le patate al forno).
Disporre il tutto su una teglia da forno, aggiungere un giro d'olio e mandate in cottura a 180°/190° per circa un'ora, o fino a quando le patate non avranno fatto la crosticina ed il ripieno dei pomodori avrà iniziato ad "asciugarsi".
E quando arriva da una coppia che sembra quella de... i fidanzatini di Peynet, così romantici e strettamente legati l'un l'altra, così in simbiosi, così simpatici e pieni di vita e di voglia di godersela, a tavola come anche con una semplice passeggiata mano nella mano o con una colazione tète a tète con cornetto e cappuccino... che dire?
Potevo scegliere mille ricette per partecipare al loro contest di benvenuto per la "pupattola" ma dal cuore e dai ricordi mi è venuta fuori questa: semplice e adatta all'estate (certo il forno fa penare un po' ma si può mettere la teglia in cottura, chiudere la porta della cucina spalancando la finestra, e rientrarvi "a giochi fatti" dopo un'oretta) visto che questo è un piatto che si può gustare anche freddo o, meglio ancora, appena appena tiepido (come piace ai bambini).
La ricetta in questione, che conoscono perfino i sassi, è uno dei miei "piatti della memoria" ed è sempre stato vivo nei miei ricordi perchè ogni sabato d'estate mia nonna lo preparava, assieme ad un'altra bella teglia di ortaggi gratinati, e poi io l'aiutavo a portarlo a cuocere nel forno a legna del paese (Castel San Pietro Romano, il paese di "Pane, amore e fantasia", "I due marescialli", "Il federale", "Vedo nudo" e tanti altri... Sapendo la passione di Sabrina e Luca per il cinema mi sembra, questo, un ulteriore regalino per loro :-D).
Si perchè ogni martedì ed ogni sabato mattina il forno a legna del paese era a disposizione dei paesani per cuocervi, dietro compenso di poche lire, il pane (che ancora si faceva in casa, malgrado nel paese ci fosse da anni un ottimo vapoforno) al fuoco di fascine di ginestre e legna. E, dopo il pane, cotto di primo mattino, ci si potevano portare teglie di verdure, ortaggi e pomodori al riso, per ritirarli cotti e bollenti giusto giusto all'ora di pranzo. E il tutto aveva un sapore che non vi dico...
Certo Sabrina e Luca avrebbero preferito avessi usato i pomodori che, al tempo, ci portavano (assieme a fichi, insalata, uova, zucchine, fiori di zucchina, uva) degli amici del paese; purtroppo sono a Roma e devo arrangiarmi con i prodotti del fruttivendolo (indiano) sotto casa :-D Malgrado tutto, anche con prodotti dal sapore certo un po' diverso, ogni volta che vedo un pomodoro al riso mi ritornano i ricordi di quei tempi, circa 30 anni fa, di quei
POMODORI AL RISO CON LE PATATE
INGREDIENTI (per 4 persone):
6 o 8 (se non grandissimi) pomodori da riso
12 (o 16) cucchiai di riso per insalate
(cuoce meglio di quello per risotti)
6 patate di media grandezza
basilico
pepe
aglio
sale
olio
6 o 8 (se non grandissimi) pomodori da riso
12 (o 16) cucchiai di riso per insalate
(cuoce meglio di quello per risotti)
6 patate di media grandezza
basilico
pepe
aglio
sale
olio
PROCEDIMENTO: tagliare i pomodori a tre quarti (dopo averli ben lavati ed asciugati) e scavarli con un cucchiaio.
Schiacciare la polpa di pomodoro con i rebbi di una forchetta o frullarla velocemente, mescolandola poi con il riso, un goccio d'olio, il sale, un pizzico di pepe, pezzettini minuscoli di aglio e foglioline di basilico tagliate a pezzetti con la punta delle dita.
Salare appena l'interno del pomodoro e riempirlo con il composto.
Rimettere la "cupoletta" al pomodoro ed oliarla leggermente.
Sbucciare e tagliare le patate a dadini piccoli e spolverare il tutto con un misto di sale, rosmarino, aglio e salvia (che in genere uso per gli arrosti o le patate al forno).
Disporre il tutto su una teglia da forno, aggiungere un giro d'olio e mandate in cottura a 180°/190° per circa un'ora, o fino a quando le patate non avranno fatto la crosticina ed il ripieno dei pomodori avrà iniziato ad "asciugarsi".