31 luglio 2009

ISCHIA - ULTIMO SALUTO

Per salutare degnamente Ischia il modo migliore è fare un'esperienza gastronomica al Bracconiere, forse il più conosciuto ristorante dell'isola (certo non al livello dello stellato MOSAICO ma, forse, ancor più più conosciuto dalle umane genti: infatti a chiunque diciate "Vado ad Ischia" questi vi risponderà "Mi raccomando, vai al Bracconiere a mangiare il coniglio all'ischitana" !)
E così abbiamo fatto il bis (c'eravamo già stati un anno e mezzo fa ed ancora dovevo digerire tutto quello che c'eravamo mangiati allora: praticamente un pranzo di nozze!). Se poi, in attesa di alcuni amici (la stradina per arrivarci è da "capre di montagna" che, infatti, abbiamo incontrato), Ischia ti regala anche un tramonto come quello che vedrete tra poco, non puoi fare a meno che mettere in preventivo un ritorno a breve tempo. D'altronde sono ancora tante le cose da vedere, scoprire ed assaggiare in quest'isola...
Intanto la strada che porta su, fino a Barano e Serrara Fontana, offre degli scorci panoramici su Ischia, l'Epomeo (con i suoi terrazzamenti) e, in particolare, sul borgo e l'isolotto di Sant'Angelo...

Non siamo i soli ad aspettare ed il cuoco ci dice che è quasi tutto pronto...
Nel frattempo arrivano altri "avventori": troppo forte vedere il cane che correva abbaiando verso le capre per poi scappare (nascondendosi dietro di me) non appena il caprone accennava due passi di carica a testa bassa.
Facciamo appena in tempo a finire di ridere che il tramonto si scatena a picco sul mare, proprio davanti a noi: semplicemente meraviglioso !!
Lo so, il soggetto è sempre quello ma mi piacevano i diversi giochi di luce.
Beh... a questo punto è tempo di entrare nel ristorante, del quale vi dico una sola cosa: ANDATECI !!!!
Anzi, visto che sono buono, ve ne dico un'altra: se potete, cercate di limitarvi sui mille goduriosi antipasti perchè i primi meritano (soprattutto i loro bucatini) ed il coniglio all'ischitana (lo scorso anno ce ne portarono uno intero per due persone) è veramente memorabile !
Il tutto a prezzi che neanche immaginate (in senso positivo).


30 luglio 2009

FUSILLI CON MOSCARDINI RIPIENI

Finalmente la scorsa settimana, alleluia alleluia, ho trovato i moscardini come li volevo io: non è che cercassi una mosca bianca, semplicemente volevo i moscardini di media grandezza, nè quelli piccoli piccoli (ottimi per una frittura) nè quelli giganti (buoni da far ripieni come i calamari). Si, perchè avevo in mente di farli "ripieni", tanto lo sapete bene che non sono normale ! In particolare volevo realizzare un'idea che mi frullava in testa da un po': farcire le teste dei moscardini con olive, pinoli, pomodoro e capperi !
Quindi, dopo aver pulito e svuotato bene i moscardini, stando attento a lasciarli interi (a qualcuno ho solo allargato l'incavo della testa di un mezzo centimetro), ho lavato e tolto una piccola calotta (circa un quinto del pomodorino) a dei pachino; li ho scavati con un cucchiaino e li ho poi, a loro volta, riempiti con un'oliva nera, non prima di aver messo al posto del nocciolo un cappero e due pinoli; ho quindi messo il pomodorino nella testa del moscardino ed ho chiuso con uno stecchino. Piccola ulteriore concessione al gusto: ho passato velocemente in un misto di pangrattato e prezzemolo tritato sia le olive, prima di infilarle nel pomodorino, che i pomodorini stessi prima di metterli nel moscardino.
La cosa importante da tener presente e che, in fase di cottura, il moscardino tende a ritirarsi; quindi, per non far fuoriuscire tutto il ripieno dalle teste, in cottura, verificate che il pachino "ci stia comodo".
Dopo averli farciti ho fatto una base con uno spicchio d'aglio in camicia, un giro d'olio e dopo un minuto ho versato in padella 5 o 6 pomodori pelati, schiacciandoli con la forchetta. Dopo qualche minuto ho aggiunto mezzo bicchiere di Trebbiano d'Abruzzo e dopo altri 3 o 4 minuti i moscardini (un paio a persona di quelli "farciti" e gli altri a pezzetti); ho aggiunto assieme ai moscardini, nel sugo, anche qualche pachino tagliato a metà, qualche oliva nera, pinoli e capperi.
Ho lasciato cuocere per neanche 10 minuti ed impiattato.
Con il ragu di moscardini io ho condito dei fusilli, ma anche come secondo non sono niente male.
La foto non è un granchè (accontentatevi) perchè le solite iene, prive dello "spirito del foodblogger" ma dotate di congruo appetito, smaniavano per divorarseli.

Al centro del piatto c'è uno dei moscardini farciti aperto a metà per far vedere il ripieno (ma ammetto che su questa foto non si vede tanto... comunque era proprio saporito :-D)


27 luglio 2009

ISCHIA - SANT'ANGELO E GIARDINI POSEIDON

Prima di postare un paio di ricettine golose ancora una passeggiata per Ischia, anche perchè è nei due luoghi più caratteristici e conosciuti dell'isola: il borgo di Sant'Angelo e i Giardini termali Poseidon.
Scorci di Sant'Angelo
(presi dal ristorante Lo Scoglio, a picco sul mare:
romanticissimo al tramonto!)

La piazzetta di Sant'Angelo e la discesa al mare
Curiosità di Casamicciola (presenze notevoli in quella casa !)
ei sassi vulcanici della piscina dell'albergo
Passeggiando per Forio e Casamicciola
Questa l'ho rubata a Claudia :-DUn bellissimo banco dal fruttivendolo di Forio
Cedri e agli a Casamicciola Porto
Parco Termale Poseidon...... 'na goduria !!!
In quel canaletto scorre acqua termale a circa 90°
Essendo il mio personaggio storico preferito
Erode
ho amato questi giardini... hahahahahaha
Scherzo: il mio personaggio storico referito è Giulio II° :-D
Scherzi a parte il Poseidon è un incanto di colori...
Perfino la Grotta del Vino...
Una bella panoramica sul parco termale dalla grotta della sauna
La vasca "doppia" del Percorso Kneipp a 40° e 15°
(al Poseidon ci sono 3 o 4 coppie di vasche Kneipp, anche senza ciottoli).
Si cammina su dei ciottoli nella metà vasca con acqua calda a 40°

e poi, passato il gradino, ci si immerge in quella con acqua a 15°.

Detto così sembra tremendo ed il primo impatto può essere tale,
ma il forte formicolio dovuto alla differenza termica
stimola la circolazione ed i centri nervosi delle gambe.
E queste sono due vasche (40° e 15°) senza ciottoliIn effetti il relax è d'obbligo, anche nelle vasche termali
con l'idromassaggio che ti accarezza le gambe
(notare le bollicine, soprattutto vicino il tizio con il libro)
Al Poseidon ci sono 22 piscine con temperatura variabile da 40° a 15° (nelle Kneipp).
Il percorso base parte dalla vasca a 40°
per scendere nelle varie vasche a temperatura diversa
fino a quella a 26°.

Comunque, anche senza andare al Poseidon,
bastava scendere in piscina a fare un "giretto" sotto la cascata termale
o nell'idromassaggio, termale anch'esso, dell'albergo.
Decisamente ci siamo riposati.
Ma, adesso, ancora un post su Ischia (ma, spettacolare... vedrete) e poi tornerò ai fornelli...

24 luglio 2009

TORTINO DI ALICI

Velocissimo velocissimo post (ed anche la cottura in forno, perchè di questi giorni è un vero atto di masochismo metterlo in funzione).
Ho trovato delle aliciotte belle belle al mercato del pesce e non me le sono fatte scappare, perchè questo tortino, in effetti, si può consumare anche a temperatura ambiente, magari facendo i fagottari in spiaggia (non dimenticate, in questo caso, una bella fetta di cocomero)
Anche se io le alici, in assoluto, le preferisco infarinate e fritte (ne potrei mangiare a decine) oppure sotto forma di filetti sott'olio su una bella fetta di pane e burro... MITICHE !
Per 2 persone circa 500 gr. di alici, alcuni pachino, una manciata di pangrattato, qualche cappero, se volete delle olive nere, ed un pizzico di sale con un filo d'olio. La cosa più lunga è stato pulirle ed aprirle a libretto.
Si fodera uno stampo (questo è da 18 cm.) con carta forno, si getta un pugnetto di pangrattato sul fondo e si da un giro d'olio. Si dispone uno strato alici, appunto aperte a libretto, altra spolveratina di pangrattato, delle fettine o degli spicchi di pachino, alcuni capperi dissalati e, se volete delle olive nere tagliate a metà, giro d'olio e pizzico di sale e via con un altro strato di alici... il tutto va ripetuto almeno 3 volte.
In forno a 180°/200° per 15/20 minuti ed il tortino è pronto ! Ma, come ho detto, è buono anche freddo (si può preparare la sera e magari portarselo davvero in spiaggia il giorno dopo).
Con questo tortino volevo partecipare alla raccolta di GialloZafferano ma, come previsto, non ho fatto in tempo a rispondere all'invito della gentilissima Deborah... Spero in una prossima occasione.



21 luglio 2009

HA TOCCATO !!! NO, ANCORA NO !!! MA SIIII !!!

Giusto 40 anni fa, alle 04,56 del 21 Luglio 1969 (ora italiana, negli USA era ancora il 20 Luglio ed io avevo un anno, tre mesi e tre giorni: ero fresco Campione d'Europa di calcio ma non ancora Vicecampione del Mondo dopo quelle due MITICHE PARTITE, soprattutto quella contro la Germania Ovest, definita "la partita del secolo"), un piccolo omino (ammesso che poi si sia verificato per davvero) metteva piede sull'astro più cantato dalla notte dei tempi, la LUNA, lasciando il mondo con il fiato sospeso, tutti gli italiani svegli per tutta la notte e Ruggero Orlando e Tito Stagno a litigare se l'Eagle dell'Apollo 11 avesse o meno già toccato il suolo lunare.
In effetti non c'è cantautore mondiale (Michael Jackson inventò perfino il "passo MoonWalk"), e praticamente tutti quelli italiani (Gianni Togni, Bennato, i Pooh....) di ogni tempo, che non le abbia dedicato una canzone e non c'è poeta che non le abbia dedicato un componimento.
E lei sta sempre lassù, per la fortuna nostra e.... sua.
Comunque per l'inizio del prossimo decennio è prevista una nuova campagna spaziale per la costruzione di una base lunare (speriamo che vada meglio che a loro): avete già qualcuno da proporre per salire sul missile ?
Bbòni eh... non esagerate ! :-D