Lo so: ora direte "rieccolo, con uno dei suoi soliti lunghissimi post fotografici".
Concordo con voi ma ve lo propino ugualmente perchè Bagno Vignoni è uno di quei gioielli che rendono l'Italia il paese più bello del mondo, almeno dal punto di vista artistico e naturale. Per altri aspetti meglio lasciar cadere il discorso...
E poi salire dalle rive dell'Orcia fino in cima alla collina, dove sorge il paese, ricorda un po' il percorso di Dante nella Divina Commedia: si salgono le balze del Purgatorio per arrivare ad un paesino che è un vero Paradiso.
Quindi si parte di buon'ora e, percorrendo la strada che da Chianciano attraversa la Val D'Orcia, si arriva, dopo circa venti minuti, a Bagno Vignoni, una frazione di San Quirico d'Orcia, che sorge sulla cima di una collina proprio di fronte a Castiglion d'Orcia.
Il paesino, veramente minuscolo, è in pratica interamente rappresentato dalla piccola Chiesa di San Giovanni Battista e dal nucleo delle costruzioni, risalenti alcune all'XI° secolo d.C., che circondano la vasca termale costituente la piazza principale: qui, infatti, sgorga una sorgente termale di acqua calda alla temperatura di ben 52°.E poi salire dalle rive dell'Orcia fino in cima alla collina, dove sorge il paese, ricorda un po' il percorso di Dante nella Divina Commedia: si salgono le balze del Purgatorio per arrivare ad un paesino che è un vero Paradiso.
Quindi si parte di buon'ora e, percorrendo la strada che da Chianciano attraversa la Val D'Orcia, si arriva, dopo circa venti minuti, a Bagno Vignoni, una frazione di San Quirico d'Orcia, che sorge sulla cima di una collina proprio di fronte a Castiglion d'Orcia.
Dalla vasca/piazza, oltreppassando un porticato con una cappella del '600 dedicata a Santa Caterina da Siena, e dal quale si aveva accesso alla vasca nella quale, prima della creazione dell'impianto termale, ci si poteva immergere direttamente, le acque termali raggiungevano la zona delle terme (la "Fabbrica ad uso delle docce", edificata nel '700 e costituita da 4 stanze con gradini di accesso alle vasche, e delle bocchette disposte a varie altezze e dalle quali sgorgava acqua termale, era proprio sul ciglio della rupe), conosciute fin dagli antichi romani, per arrivare poi ad alimentare dei mulini prima di confluire nelle acque del fiume Orcia, dopo aver disceso tutto il dorso della collina, dando vita a delle vasche nelle quali, ancora oggi, grande è l'afflusso di turisti: è facilissimo, infatti, vedere persone a mollo, soprattutto tedeschi in verità, nell'acqua ancora calda in ogni stagione.
Bagno Vignoni ha visto, nei secoli, personaggi illustri quali Santa Caterina da Siena, Lorenzo il Magnifico, Papa Pio II° e... il sottoscritto hahahaha
Scherzi a parte, la vicinanza con il percorso della Via Francigena rese noto il borgo e le sue acque termali fin dal Medioevo, tanto che l'afflusso alle terme di Bagno Vignoni venne addirittura regolato da due editti della Costituzione della città di Siena nei quali si prescriveva la separazione dei bagni degli uomini da quelli delle donne e le tariffe da applicare per le camere destinate ai fruitori delle terme. ed ai pellegrini Inoltre, nel 1599, venne stabilito l'obbligo "perpetuo" di mantenere nel paese una panetteria, una macelleria, un'osteria ed il personale necessario per l'attività delle terme.
I mulini succitati, in funzione fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale, sono ben quattro, (Mulino di Sopra, Mulino Buca, Mulino di Mezzo e Mulino da Piedi) scavati nella roccia, e di questi due sono completamente sotterranei, mentre gli altri due sono parzialmente alla luce del sole; scavate nella pietra sono anche le due vasche di accumulo ("gore", dal latino gaurus = canale) ed i condotti ("gorelli") che vi portavano l'acqua dalla fonte termale. Si pensa che il tutto possa risalire ad epoca medievale (XII° secolo), quando, per sfruttare al massimo la risorsa della sorgente, vennero costruite le due grandi vasche di accumulo e la struttura delle terme (ancora oggi vi sorgono delle importanti e lussuosi alberghi termali). Le opere di restauro della struttura dei mulini, effettuate nella seconda metà del '900, hanno riportato alla luce le vasche di accumulo ed i canali, ricoperti ed ostruiti, nel corso degli anni, da terra e sedimenti. Alcuni canali minori ramificavano il fllusso principale appunto per alimentare sia le quattro vasche termali che i due grandi bacini. Il primo mulino si trova appena sotto le gore ed era direttamente alimentato attraverso un condotto conico (per dare più potenza al getto d'acqua diretto verso le pale del mulino) che partiva dalla vasca inferiore ed era interamente scavato nella roccia; il Mulino di Sopra, così come gli altri, era stutturato su due piani: in quello inferiore ("carcerai") erano allocate le pale, mosse dalla corrente, e nell'altro (quello superiore) le macine, disposte orizzontalmente. Allo stesso modo venivano alimentati i rimanenti mulini, fino ad arrivare alle sponde dell'0rcia. Dopo il secondo mulino le acque venivano raccolte in un bacino artificiale, ora usato dai turisti per un piacevole bagno tiepido all'aperto: la sua caratteristica principale, ora, è di rendere le acque di un affascinante celeste, tendente al verde acqua, in quanto la collina è interamente costituita da bianchissimo travertino (carbonato di calcio dovuto al deposito calcareo delle acque termali). Ai piedi della collina si può notare il terzo mulino, parzialmente all'aperto, mentre il quarto è praticamente lungo le sponde del fiume Orcia ed i suoi resti sono difficilmente individuabili.
Inutile dire quanto tutta questa struttura (munita addirittura di mura di cinta, ora pressochè scomparse) fosse importante per l'intera zona, vocata all'agricoltura, visto che in estate gli altri mulini della zona dovevano sospendere la loro opera a causa della siccità dei corsi d'acqua: a Bagno Vignoni, invece, la fonte termale garantiva la molitura dei cereali 365 giorni l'anno, anche se si doveva lavorare in locali quasi completamente sotterranei e caratterizzati dall'altissima umidita. Ricordo, infatti, che l'acqua sgorga alla sorgente ad una temperatura di circa 50° e, malgrado il percorso dalla sorgente ai piedi della collina, arriva a confluire nel fiume Orcia ad una temperatura ancora gradevolissima e per nulla paragonabile a quella di molti ruscelli montani. Proprio per l'importanza del luogo la struttura venne dotata di una torre di difesa, nei pressi dei bacini di accumulo, crollata attorno al 1820.
A Bagno Vignoni, il 24 Giugno, in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni, si svolge una processione attorno alla vasca con successiva benedizione dei campi di grano e delle vigne.
La collina su cui sorge Bagno Vignoni e la prima vasca di accumulo
Castiglion d'Orcia e le due vasche di accumulo
Castiglion d'Orcia e le due vasche di accumulo