19 giugno 2007

UN POSTO CHE FA BENE AL... CUORE

Ho visto che il buon Roberto ha inserito nel suo blog un bel post che parla di una nostra coamica/bloggista/ristoratrice: Mara. Avendo mangiato da lei un paio di volte proprio la scorsa settimana, sento di poter sicuramente avallare quanto da lui detto: in effetti Mara è guidata da una grande passione per il proprio mestiere, aiutato anche da una notevole conoscenza tecnica, cose che sono sempre più rare da trovare in un locale del centro di Roma, sempre più votato alla pratica dell' "accalappiaturista" cavalcando la moda o la tendenza del momento (rughette prima, amatriciane poi, finger food ora... ecc. ecc.). Sicuramente il suo è un locale che si erge su gli altri per la scelta delle materie prime, per la semplicità e la leggerezza delle preparazioni, pur presentate con molta cura ed in modo intrigante, per il fatto che, stando al tavolo, ti senti continuamente coccolato.

Purtroppo, come anticipato da Roberto, Mara si è ritrovata ad aver tutto il peso della gestione del ristorante sulle proprie spalle e sta pensando di tirarsi indietro, visto che le spese che la gestione di un ristorante in Piazza Argentina sono forzatamente alte, come alto è il prezzo da pagare per l'utilizzo di materie selezionate e di primissima scelta... cosa che va a cozzare con i prezzi in fondo bassi da lei praticati; mi sembra quantomeno obbligatorio doverle dare una mano a difendere questa piccola isola felice circondata da pizzerie al taglio e locali di tendenza.

Difendiamo il nostro benessere... che consiste nel passare una bella serata nell'ottima compagnia di Mara, nel mangiare cose gustose e ben realizzate, pagandole tra l'altro il giusto... non come tanti altri ristoranti "di nome" che possono permettersi - forti della possibilità di farsi pubblicità su guide e riviste - di presentare piatti "lillipuziani" a prezzi ciclopici (faccio un esempio con l'insalata bufala e pachino della Sora Lella a 12 euro ???) : difendiamo il nostro stesso diritto a passare una serata mangiando ottimamente, bevendo altrettanto bene (tra l'altro Mara applica il "droit a la bouteille"... cosa ancora poco frequente in Italia) e chiacchierando amabilmente in sua compagnia.

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