29 maggio 2012

ARISTA ALL'ARANCIA E PANCETTA AFFUMICATA

Per il trentesimo compleanno di Ilaria abbiamo cercato di preparare un pranzetto "degno".
Dopo la lasagna con ricotta, provola e fiori di zucca la scena è toccata a questa profumatissima arista all'arancia.
L'idea ce l'avevo da quando mi erano arrivate da Catania due casse di arance, le ultime della stagione, e quindi, in extremis, ecco la mia 

ARISTA CON ARANCIA E PANCETTA

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INGREDIENTI (per 12 persone):
2 ariste di maiale per un totale di circa 1,7 kg.
4 arance bio (da cui ricavare 20 fette)
20 fettine di pancetta tesa
sale aromatizzato con salvia e rosmarino
succo di due arance
vino bianco
pepe
olio

PROCEDIMENTO: Intanto preciso che ho preferito prendere due ariste da circa 850 gr. ciascuna per poterle meglio "gestire" in cottura e, per la stessa, ho infatti utilizzato due differenti tegami. 
Ho inciso le ariste a libretto, ricavando delle fette di circa un centimetro-un centimetro e mezzo di spessore, ma arrestando il taglio a circa due centimetri dal fondo.
Ho spolverato entrambi i lati di ogni singola fetta con un velo di sale aromatizzato ed ho poi inserito, tra una fettina di carne e l'altra, una fetta d'arancia bio, dello spessore di circa mezzo centimetro, preventivamente avvolta in una fettina di pancetta tesa tagliata sottilmente.
Ho trafitto l'arista con due stecchini da cucina, tenendo le fette ben unite con l'altra mano, ed ho spolverato il tutto con un altro pizzico di sale aromatizzato.

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Come detto ho utilizzato un tegame basso per un'arista ed una pentola più altra per l'altra e... la differenza la potete vedere nella foto seguente: quella cotta nel tegame basso è venuta più rosolata.
Ho rosolato ogni arista in un paio di giri d'olio, facendole creare la crosticina. Ho poi bagnato ogni arista con poco più di mezzo bicchiere di vino bianco ed un altro filo d'olio. 
Ho coperto con il coperchio e portato a cottura, a fiamma mediobassa per circa 40 minuti, girando due o tre volte le ariste.
Negli ultimi 5 minuti di cottura ho aggiunto il succo di un'arancia ed un pizzico di pepe nero su ogni arista, lasciando poi tirare il fondo di cottura per alcuni minuti dopo aver tolto le ariste dai tegami. 

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Ho fatto intiepidire le ariste e le ho quindi affettate, seguendo il taglio iniziale, servendo ogni fettina con l'arancia, la pancetta ed un cucchiaio di fondo di cottura.



16 maggio 2012

MINIRADUNO DI CUCINA ITALIANA A POGGIO BONELLI


Ricordate il Grande Fornello di qualche anno fa?
Beh, lo scorso primo week end di Maggio, dopo mesi e mesi di contatti, incrociamenti di dita, email e pianificazioni di menu per telefono, su posta elettronica e perfino su Facebook, ci siamo incontrati con degli amici facenti parte del forum de La Cucina Italiana (alcuni già visti più volte, altri ancora... virtuali) per un miniraduno (in effetti i raduni "veri" di C.I. coinvolgono, in genere, dalle 100 alle 150 persone: noi, invece, eravamo "solo" 38, tutti allegramente saluti a tavola dopo una mattinata di lavoro ai fornelli e non solo).
Ma dove siamo stati ve lo voglio proprio far vedere: si tratta della splendida Tenuta Poggio Bonelli, appena ai margini di Castelnuovo Berardenga.
La mitica Ilaria, pur essendoci già passata nel 2010 con un raduno di quelli veri di C.I., ha voluto perseverare e con la sua ospitalità e gentilezza ci ha regalato due giorni bellissimi mettendoci a disposizione sale e cucine di Poggio Bonelli. 


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Il buffet d'arrivo. 

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Iniziamo subito bene, con gli ottimi Chianti della Tenuta !

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In attesa di buttarci ai fornelli, non prima di una tipica cenetta toscana a Castelnuovo Berardenga, passiamo il pomeriggio visitando la splendida Abbazia di Monte Oliveto Maggiore fondata all'inizio del '300.
Gli ambienti che si possono ammirare, a parte la grande chiesa, sono spettacolari: l'immenso refettorio con affreschi del '600, la farmacia, la biblioteca del 1515, il coro, il chiostro... per non parlare dello splendido panorama delle crete senesi e, come poteva mancare?, la cantina. 

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Cosa starà fotografando il sottoscritto, in posa da... Quasimodo?

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Visto che per due giorni ho fatto il "cicalone gourmet" ...due laboriose formiche...

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Otri per l'olio e botti (del '700, non più utilizzate: oramai sono "di scena").

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La strada del ritorno è spettacolare, con le prime luci del tramonto.

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Scopri l'intruso...

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Ad attenderci, una imminente splendida Luna gigante e rossa.

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La domenica mattina non promette bene...

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...ma solo dal punto di vista meteorologico: per quanto riguarda la cucina... giudicate voi...

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I culurgiones di Cristina (e le seadas).

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I passatelli di Sabrina (e l'esperimento, riuscitissimo, delle minipolpettine).

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Eccomi al lavoro mentre preparo le Patate alla Marretti, e Claudia la sua Arista con cipolline, uvetta, prugne, mele renette e pinoli. La caponata l'avevo già preparata.

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La crostata di tagliatelle di Stefania.

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Ciro prepara i suoi fantastici panzerotti...

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...e sua moglie Cira li frigge.

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Poi Mariella con i suoi (goduriosi) Cioccototò con orange curd.

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I taralli sugna e pepe di Annalù.

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 Le polpettine di riso fasciate nello speck su salsa di mela renetta e insalatina, capolavoro di Carlo (e Mariangela)...

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 I ceci alla senape di Stefania...

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 La pizza di scarola di Alessandra...

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I lampascioni di Giacomo...

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La mia caponata...

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I peperoni (ripieni e cruschi) di Angela...

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L'arista di Claudia...

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Le mie patate alla Marretti...

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Gli ottimi Chianti di Poggio Bonelli...

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Ma vi voglio parlare anche dei vincisgrassi di Alessandra...

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...o del cinghiale in salmì di Maria...

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delle "pallotte molisane" (di formaggio) di Mariangela...

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... e dello stracotto al Chianti, sempre di Maria (ottima organizzatrice)...

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Beh... non si poteva finire senza dolci no?
Cioccototò di Mariella, Pudding di cioccolato e arance di Caterina, e dolce con fragole... tanto per chiudere in bellezza...


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Esperienza assolutamente da replicare (e non è detto che si faccia passare troppo tempo...) visto che tra lavoro ai fornelli e ...di mandibola, il tempo per chiacchierare è alla fine sempre troppo poco....
A presto, amici.....