Che poi sarebbe il paese, a 42 chilometri da Roma, in cui sono stati girati alcuni tra i più famosi film della cinematografia italiana: "Pane, amore e fantasia" (con Vittorio DeSica, Gina Lollobrigida, Marisa Merlini e Tina Pica); il suo seguito "Pane, amore e gelosia" (con gli stessi interpreti); "I due marescialli" (con DeSica e Totò - film nel quale si può godere quella che personalmente ritengo la più bella battuta del cinema italiano: Totò, che pure è un ladruncolo che ha vestito per opportunità la divisa da carabiniere, mentre DeSica carabiniere veste la divisa da prete, per redarguire dei buzzurri del paese che non portano il dovuto rispetto alla divisa da lui indossata, li redarguisce con un tonante "OBESI !!!"; "Vedo nudo" (l'episodio di Manfredi che si "infatua" della gallina); "Il Federale" (con Ugo Tognazzi); "Liolà" (con Peppino DeFilippo e Giovanna Ralli); "Tuppe tuppe marescia'" (con Peppino DeFilippo e Lorella De Luca) e diversi episodi di telefilm. Curiosità: in quasi tutti i film il paese viene "spacciato" per essere un paese dell'Abruzzo o del Molise.... mentre invece offre uno splendido abbraccio panoramico che va da a 360° dai monti dell'Abruzzo, a Guadagnolo, al Monte Vettore, a Roma (della quale, se la giornata è serena, si possono benissimo distinguere i monumenti più importanti), al mare di Ostia, ai Castelli Romani, al mare di Anzio e Nettuno, fino ad arrivare di nuovo ai monti dell'Abruzzo. Più che altro è il paese in cui, fin da quando avevo due mesi, ho trascorso gran parte delle mie vacanze e, anche se nel corso degli ultimi anni è molto cambiato, vi si respira ancora quella sana aria con il profumo tipico delle cantine, che ti rapisce provenendo dalle finestrelle delle porte delle cantine stesse, lungo il corso principale, chiuse ancora con il catenaccio e nelle quali vengono ancora messi al fresco, essendo scavate nella roccia, i vini e il cocomero, o il profumo di pane che viene dal forno ed il profumo di camino, che si può respirare dai primi giorni di settembre fino a dopo Pasqua.
Castel San Pietro Romano ha ben tre santi protettori: San Clemente (che si festeggia la prima domenica di Maggio), San Pietro (29 Giugno) e San Rocco (16 Agosto), che è quello più "importante" ed i cui festeggiamenti durano una decina di giorni. Ogni occasione è buona però per suonare a mano le campane (fin dalle 7 del mattino del giorno di festa), sparare "bombe oscure", i classici "botti" delle feste, far arrivare da qualche paese vicino la banda (che mette sempre allegria)
e per fare la processione lungo le vie del paese. Queste foto si riferiscono appunto alla festa dei santi Pietro e Paolo, occasione in cui a Castel San Pietro Romano sono giunte delle reppresentative di paesi del circondario, per festeggiare insieme San Pietro. Ovviamente poi tutto si è risolto con una grande tavolata nel ristorante più grande del paese, cui hanno partecipato quasi 200 persone.
Da non perdere lo spettacolo che si può godere lo notte del 31 Dicembre: dal mare a Roma è tutto un'esplodere di fuochi artificiali che rischiarano la piana.
Alcuni scorci del paese



La piazzetta del Bar dello Sport del film "I due marescialli", in cui Totò redarguisce i paesani