30 luglio 2007

GINO PAOLI - UN INCONTRO IN JAZZ

Tornando da una settimana tra Umbria e Toscana e da qualche giorno in giro per Roma e il suo litorale, potevo scegliere, tanto per chiudere le ferie, tra la Processione della "Madonna fiumarola" e la Festa de Noantri ed il concerto jazz di Gino Paoli, il "signore" della canzone d'autore italiana, alla cavea dell'Auditorium: correndogli dietro fin dal 1989 (o avevo già un impegno o non ero a Roma ogni volta che lui teneva un concerto nella mia città) ho ovviamente optato per la seconda opzione.
Comunque, visto che sono tignoso (non per niente sono un ascendente !!!) per andare all'Auditorium sono passato per Trastevere ed ho "intravisto" la processione sul fiume :-D
Questa volta non potevo proprio farmelo scappare il Paoli, tanto più che era accompagnato nel concerto dai migliori musicisti jazz italiani:
Gino Paoli voce
Flavio Boltro tromba
Danilo Rea pianoforte
Rosario Bonaccorso contrabbasso
Roberto Gatto batteria

(con i quali, in aggiunta ad Enrico Rava, ha appena inciso l'album MILESTONES)

Ovviamente Paoli rimane coerente con la sua figura di genovese schivo e ruvido: può forse risultare a volte troppo essenziale (e magari quasi freddo o scostante), ma resta pur sempre un grande poeta che accompagna con accordi e sottofondi in fondo molto scarni e semplici i testi, la vera anima delle sue canzoni; il concerto è stato veramente bello e l'ambiente all'aperto della Cavea dell'Auditorium poi, circondato dai "maritozzoni" delle sale Sinopoli, Santa Cecilia e Petrassi, invita all'ascolto: sei quasi a contatto con i musicisti e puoi a volte percepire anche i commenti che si fanno tra di loro, o il contrabbassista che accompagna sottovoce le proprie dita sulle corde dello strumento.
Paoli ripropone le sue poesie (canzoni è forse un termine troppo riduttivo, nel suo caso) tentando di vestirle con nuovi arrangiamenti jazzistici ma si sente che la sua voce (con il passar dei minuti sempre più ammaliante e "rasposa": sarà per la dozzina di sigarette che intervalla alle 14 canzoni proposte? :-D) segue sempre gli accordi originali: ormai sono la sua seconda pelle. Malgrado tutto un paio di pezzi in particolare continuano a sorprendere: l'interpretazione di "Sassi" è grave e drammatica e "Una lunga storia d'amore" non riesce a non farsi cantare da tutto il pubblico.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bell'atmosfera hai descritto. E il resto delle tue vacanze, quando ce lo racconti?

Dai che voglio sapere e vedere le foto!

JAJO ha detto...

Ciao bellissima: devo solo risistemare le foto... dammi un paio di giorni e sarai accontentata :-D

Comunque sono io che voglio vedere le foto del Salento...

Anonimo ha detto...

Insisto..... e rimango del mio parere..... ginopaoli l'hanno veramente preso in cococo......