23 aprile 2012

DRITTE E ROVESCI: LA MIA PRIMA TORTA ROVESCIATA (ALL'ARANCIA)

Eh si... oramai sono 44 ! Vabbe'... aspetto di buon grado i vostri cori di sfottò... 
Comunque per un amante dei gatti quale sono spero che questo possa essere un anno finalmente positivo e senza troppi acciacchetti (che negli ultimi anni si sono fatti sentire fin troppo...). 
Per festeggiare, dal momento che l'avevo vista sul blog di LUVI, non ho resistito dal preparare (visto che mi erano anche appena arrivati dei tarocchi tardivi dell'Azienda Brancati di Catania) questa splendida torta "con il sole dentro".  Vi assicuro che è un delirio ed è piaciuta talmente che tutti mi hanno rimproverato di averne ...preparata soltanto una ! hahahahahaha


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So che la foto vi avrà già stuzzicato l'acquolina in bocca quindi ecco, immantinente, la ricetta della mia prima


TORTA ROVESCIATA DI ARANCE

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INGREDIENTI: 
(per uno stampo del diametro di 26 cm.)

Per la torta:
170 gr. di zucchero semolato
170 gr. di farina
160 gr. di burro fuso (freddo)
2 arance
5 uova
1 bustina di lievito per dolci

Per la base di caramello:
100 gr. di zucchero semolato
una spruzzata di succo d'arancia
2 cucchiai d'acqua

Per lo sciroppo:
il succo di due arance
zucchero semolato (in peso eguale al succo d'arancia)
1 cucchiaio di rhum

Per la crema all'arancia (in accompagnamento):
65 gr. di farina
150 gr. di zucchero
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
5 tuorli
1/2 litro di latte
il succo di un'arancia
un pizzico di sale 

PROCEDIMENTO: per lo sciroppo ho spremuto le arance e ne ho pesato il succo, aggiungendo in un pentolino dello zucchero semolato in pari peso. Ho portato ad ebollizione mescolando dolcemente e lasciato in cottura per un minuto circa. Ho tolto il padellino dal fuoco ed aggiunto un cucchiaio di rhum, sempre mescolando bene il tutto. Ho poi lasciato raffreddare brevemente il succo e l'ho messo in frigorifero.  
Nel frattempo ho sbucciato le due arance e ne ho delicatamente raschiato le pellicine bianche. Ho poi affettato le arance in fette spesse 4/5 millimetri. 
Sul fondo dello stampo, ho messo i 100 gr. di zucchero e l'ho spruzzato (con la punta delle dita) con poco succo d'arancia e con i due cucchiai d'acqua. Ho poi messo direttamente lo stampo sul fuoco caramellando lo zucchero (prima dritta: se utilizzate, come ho fatto io, uno stampo a cerniera, disponete a fianco della bocca da fuoco della cucina del gas della pellicola d'alluminio. Questo perché dalla base dello stampo vi colerà qualche goccia di zucchero sul piano della cucina del gas e così sarà più facile pulirlo, semplicemente rimuovendo la pellicola "zuccherata" una volta terminato il procedimento. Comunque la prossima volta voglio provare con uno stampo non a cerniera.... è che, così facendo, mi fidavo di più :-D). Appena lo zucchero inizia a sciogliersi ed a formare un leggero caramello togliere lo stampo dal fuoco e disporre sul fondo dello stesso le fette di arancia. Oltre che sul fondo ho disposto delle mezze fette d'arancia anche sui lati, dopo averle appena intinte nel caramello, per meglio farle aderire al bordo dello stampo.


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Ho sciolto il burro nel microonde e l'ho lasciato intiepidire; nel frattempo, nella planetaria, ho montato a neve gli albumi delle 5 uova con i 170 grammi di zucchero ed un pizzico di sale.
Una volta ottenuto un composto soffice vi ho aggiunto i 5 tuorli, continuando a montare il tutto finché non ho ottenuto un composto chiaro e spumoso. 
A questo punto ho aggiunto il burro fuso ed ho continuato a montare il tutto per un paio di minuti, ma a velocità inferiore, soltanto per amalgamare bene. 
Ho quindo unito la farina setacciata ed il lievito, amalgamandole delicatamente al composto con una spatola.
Ho poi lasciato riposare il composto per una decina di minuti e l'ho quindi colato nello stampo della torta, sulle fette d'arancia, battendo lo stesso un paio di volte sul piano di lavoro per permettere la fuoriuscita di eventuali bolle d'aria e per compattare il composto (seconda dritta: con un cucchiaio ho colato alcune gocce dello sciroppo sulla superficie della torta, in modo da permetterne, durante la cottura, la penetrazione all'interno della stessa per aromatizzarla).
Ho infornato a 170° per 30 minuti, abbassando poi la temperatura a 160° e lasciando per altri 5 minuti in forno. Farà fede la prova stecchino (terza dritta: se utilizzerete lo stampo a cerniera provvedete di disporre la tortiera nel secondo piano del forno mettendo una teglia da forno su un'altra gratella al primo piano; questo poiché lo zucchero, sciogliendosi, in parte colerà sul fondo del forno. Non abbiate paura se si sentirà odore di bruciato, e magari si noterà un filo di fumo, per un paio di minuti: la torta non risentirà assolutamente di ciò ed uscirà dal forno perfetta. In più lo zucchero si brucerà sulla teglia e, una volta terminata la cottura, si potrà staccare facilmente da questa, senza danni, con una semplice pressione della lama di un coltello). 
A questo punto ho sfornato la torta e l'ho lasciata intiepidire una decina di minuti. L'ho tolta dallo stampo, capovolgendola su di un vassoio da portata e ne ho quindi spennellato la superficie ed i lati con lo sciroppo, appena tolto dal frigorifero, questo per permettere una migliore penetrazione all'interno della torta. 
Ho quindi lasciato la torta raffreddare e nel frattempo ho preparato una crema, lasciandola semiliquida, quasi a freddo: ho aggiunto ai 150 grammi di zucchero 5 tuorli d'uovo ed ho mescolato il tutto fino ad avere un composto ben omogeneo. Ho aggiunto un pizzico di sale e due giri di estratto di vaniglia quindi mezzo litro di latte ben caldo (ma NON portato ad ebollizione). 
Ottenuto un composto liquido e vellutato ho poi aggiunto i 65 grammi di farina, e tre cucchiai di sciroppo all'arancia, continuando a mescolare bene fino ad ottenere una crema semisolida. 
Dovendo servire tutto il giorno dopo ho messo sia la torta che la crema in frigorifero, premunendomi di farle rinvenire entrambe a temperatura ambiente per un paio d'ore prima di servirle.
Potrete impiattare il tutto servendo una semplice fetta di torta lasciando colare su un lato di essa un paio di cucchiai di crema all'arancia.
Purtroppo tutti mi hanno rimproverato di aver fatto una sola torta ma... si sono consolati assaltando la crema rimasta (quarta dritta: ragione per cui.... preparatene in abbondanza !!!) 

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03 aprile 2012

MARCHE 2011 - SAN MARINO


Si lo so che è vergognoso postare foto delle vacanze dello scorso anno ma:

1 - se consideriamo che se l'avessi fatto postandole tutte insieme
     A - mi avreste mandato subito a quel paese (i più onesti di voi);
     B - vi sareste addormentati (quelli che si sarebbero sentiti dei vermi a mandare a quel paese
          un amico e che si sarebbero sacrificati a vedere 'ste benedette foto);

2 - se consideriamo che devo finire di recuperare quelle che Flickr mi ha segnalato "about: blank" 
     delle vacanze in Sicilia vi confermo che devo ancora nuovamente postate anche quelle delle
     ferie 2010 (e qui altro che "vai a quel paese": scatterebbe subito la segnalazione a Blogger,
     Google, Flickr, alla C.I.A., al K.G.B., la cancellazione dell'amicizia su Facebook, Twitter, 
     Linkedin, la denuncia da parte di ignoti (ma pienamente circostanziata) della mia partecipazione 
     con Emilio Fede, Lele Mora e il Berlusca alle innocenti seratine olgettiniane di Villa Certosa 
     e Palazzo Grazioli e, somma vendetta, mi vedrei recapitare a casa, a nome di tutti voi, un 
     abbonamento annuale in Curva Nord, con obbligo di frequenza, per vedere tutte le partite della 
     S.S. Lazio Calcio per la stagione calcistica 2012/2013!).

Quindi non vi faccio perdere altro tempo e, prima che vi abbiocchiate irrimediabilmente, v'appioppo le foto della gita a San Marino (però vi consiglierei di non addormentarvi perché la visuale che si può ammirare dalla rocca, a 360° sulle Marche e l'Emilia-Romagna, è bellissima !)

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E' impressionante come, arrivati con la funivia nella parte storica di San Marino, ci si senta sospesi nel cielo, a perpendicolo perfetto con la vallata sottostante.
Sembra che la lingua ufficiale di San Marino sia diventato il russo! 
Non potete immaginare quante scritte e quanti turisti russi abbiamo visto in mezza giornata... 

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Ma vi pare possibile che la cosa che abbia fatto felice Claudia, più di tutte le altre, sia stato, IN PIENO GIUGNO,.... il negozio di Babbo Natale !!! In effetti è piaciuto molto anche a me... 

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Tra amenità varie ci dirigiamo poi alla rocca, da dove si ammira un panorama mozzafiato (ed anche un po' impressionante, in verità), e dove si possono visitare le celle con dei particolari disegni sulle pareti eseguiti dai carcerati nel corso dei secoli. 

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Quindi tornammo a riveder... la pianura (ma non temete... ci sono ancora altre tappe!)

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