27 febbraio 2009

LUCA.... HA FATTO PARLARE E SPARLARE MOLTI


Per me il più bel testo di Sanremo 2009 !
Forse troppi, con tanta ipocrisia, si sono fermati a leggere (e mettere alla berlina) soltanto la terza parola del titolo ma il testo non accusa nessuno (tanto che recita "...questa è la mia storia, soltanto la mia storia; nessuna malattia, nessuna guarigione...").
A me Povia (per quanto possa fare il furbetto con testi "sociali", che fanno parlare la gente e portano pubblicità alla canzone) è piaciuto, ....molto !

LUNA ROSSA....BIS

L'altroieri sera, per festeggiare, siamo tornati nel nostro ristorante romano preferito: il Luna Rossa. Ne avevo già parlato lo scorso anno ma lo rifaccio volentieri perchè non è frequente trovare un locale in cui ci si senta coccolati e, contemporaneamente, si possa mangiare dell'ottimo pesce freschissimo (e di livello veramente alto come qualità).
L'accoglienza, durante tutta la serata, è sempre squisita, sia da parte della signora Cristina, che segue la sala (oltre che la bella veranda coperta esterna), sia da parte del cuoco e proprietario, il signor Gianfranco, che viene spesso a fare il giro dei tavoli chiedendo se tutto sia di nostro gradimento ed a chiacchierare amabilmente di cibi e vini.
Avendone già parlato non mi dilungo ulteriormente (andate a vedere il post precedente, anche per farvi un'idea delle loro proposte) ma passo direttamente a descrivere quanto abbiamo gustato...
Iniziamo con il loro classico tris di antepasti (uso questo termine - come ho visto in diversi ristoranti - perchè, in effetti "antipasti", con la "i", sembra qualcosa che non voglia far predisporre alla mangiata mentre con la "e" da meglio l'idea di un "inizio di percorso") in sequenza (che cambiano giornalmente in base al pesce acquistato): l'altroieri sera c'erano una insalata di polpo e carciofi (tagliati alla mandolina) perfettamente legati da un olio, strepitoso per gusto e profumo, e da una leggera traccia di limone; polpa d'astice su una base di puntarelle romane e, come terzo antepasto, una fettina di pane bruschettato (a forma di vela... voluta la forma?) ad accompagnare del salmone fresco con una composta di pere alla senape. Semplicemente strepitosi (se vogliamo proprio fare una "classifica di gradimento" direi: 1 - 3 - 2). Ricordandoci della sua bontà, avendola già presa una volta, per seguitare la cena optiamo per una frittura di calamari e gamberi (non la mangiavo forse da almeno 9 o 10 mesi, a parte quella fatta a Natale). Come al solito il sapore è straordinario: i gamberi sono veramente ottimi ed i calamari (in origine, taglia piccola, saranno stati grandi non più di 10 centimetri, tentacoli esclusi: i migliori, secondo me) si sciolgono in bocca ed a ricoprirli non c'è la solita massa informe di pastella, come spesso si trova, ma soltanto un sottile velo che li rende leggermente "ruvidi" e ne fa risaltare ancora di più la tenerissima consistenza. Di contorno una "semplice" insalata belga alla piastra (ma vi assicuro, e non esagero, che a casa non mi viene così saporita). A dire il vero avrei voluto prendere anche "due o tre" dei primi che comunque la signora Cristina ci aveva gentilmente elencato: ravioli con ripieno di pesce, spaghetti con telline e tanti altri veramente intriganti, compresi quelli con filetti di triglia o con lo spada, olive e capperi.
Quindi due desserts, un "cappuccino" al bicchiere (uno strato di crema "lenta" al cardamomo con uno di gelatina al caffè e quelo superiore di cioccolato) per me e, per Claudia, un semifreddo al caffè con gelatina all'anice. In accompagnamento ai dolci ci vengono offerti, dal signor Gianfranco che, nel frattempo è tornato a chiacchierare amabilmente al nostro tavolo, due bicchieri di un eccellente Eiswein austriaco di Kracker, dal colore ambrato e dal persistente profumo di prugna secca e di albicocca disidradata: ottimo !
Da segnalare anche il pane, che secondo me (visto il profumo particolare della crosta) era fatto anche con una punta di zucchero e latte. Da bere una bottiglia di Chardonnay (base) di Elena Walch e poi due caffè, carinamente serviti in bicchierini di Ginori con tanto di coperchietto e degli sfiziosissimi biscottini al burro.

Il prezzo è in linea con quello dello scorso anno, un centinaio di euro in due.

La novità, anche se purtroppo dettata in parte dalla crisi economica che sta colpendo anche il settore della ristorazione e che costringe i gestori di ristoranti a cercare delle "alternative in entrata", è che un paio di volte al mese il locale propone delle cene a degustazione, con vini abbinati, veramente gustose ed interessanti.

Di seguito segnalo il menu ed i vini della prossima cena (da prenotare entro il 28/02/2009) che si terrà il 03 marzo:

Tortino di patate con gambero in tempura
Capesante con salsa piccante e fagioli neri
Salmone selvaggio a cottura lenta
Moscardini con salsa agrodolce

Cous cous con ceci e frutti di mare
Rana pescatrice con insalata di finocchi all'arancia

Babà con crema di pistacchi di Bronte

I vini in abbinamento sono:
Franciacorta brut Cuvèe Storica Berlucchi
Charme Rosè di Firriato
Verduzzo di Dario Coos
Moscato d'Asti I Vignaioli di S. Stefano

Il tutto a 40,00, un costo onestissimo ed in linea con la bontà del menu.
Eventualmente si può contattare il ristorante per farsi inserire nella mailing list di presentazione alle degustazioni ed alle eventuali altre iniziative.
Torneremo prestissimo !

LUNA ROSSA
Viale G. Sirtori, 64
06 55263345
Roma (Portuense)
Chiuso Domenica

25 febbraio 2009

POLENTA TARAGNA CON CHAMPIGNONS

Quest'estate a Bergamo, durante "l'Odissea tra i parenti", avevo preso due pacchi di polenta taragna (un misto di farina di granoturco e di grano saraceno) ma, complice il caldo invernale (!!!) erano ancora intonsi in dispensa. Avvicinandoci alla primavera le temperature crollate vicino, se non sotto, lo zero mi hanno spinto a tirarne fuori almeno uno. A dire la verità l'idea me l'ha data LEI (oltre che "costringermi" a comprare, dopo il libro delle Simili, anche la mescolatrice della Tupperware, su Ebay, la cui vista sul suo blog mi aveva letteralmente fulminato. A vedere la sua cupola di polenta mi era immediatamente venuta l'idea di replicarla, ma soltanto dopo averla abbondantemente riempita, e così ho fatto.
Attesi i due o tre giorni, necessari per l'arrivo della mescolatrice, mi sono subito messo all'opera: ho preso una vaschetta di champignons e, dopo averli puliti e tagliati a tocchetti grossolani, li ho fatti andare in padella, una ventina di minuti scarsi, con mezzo bicchiere di vino bianco (malvasia del Lazio vinificata secca), un cucchiaio d'olio ed uno spicchio di aglio in camicia. A fine cottura ho tolto l'aglio ed aggiunto un cucchiaino di pepe appena macinato. Intanto ho messo a bollire circa un litro d'acqua (per 4 porzioni scarse, 3 giuste o 2 abbondanti.... dipende dai gusti). A bollore raggiunto ho salato ed aggiunto un giro d'olio ed ho poi iniziato a versare la polenta (200 grammi) a filo. Ho amalgamato con la frusta 2 o 3 minuti ed ho poi aggiunto 80 grammi di Taleggio; ho continuato ad amalgamare per altri 3 minuti, finchè il formaggio non si è fuso alla perfezione. Poi ho versato un paio di mestoli di polenta nella mescolatrice (la cima della cupola) ho scavato una piccola fossetta che ho riempito con i funghi oramai intiepiditi, ed ho versato la polenta rimanente, livellando con il dorso dello sgommarello.
Ho chiuso la mescolatrice con il tappo ermetico ed ho messo il tutto da parte per circa un'ora e mezza. Dopodichè ho capovolto il tutto su un piatto da portata e servito in tavola..... giusto giusto per andarsi a "godere" una sconfitta della Roma in Champions... :-(((

APPROFONDIMENTO: allora, la ciotola l'ho vista su Ebay da 7,5 (senza doppio coperchio) - 5 - 3 e 1,5 litri con costi variabili dai 15 ai 40 euro circa. E' in plastica antiaderente all'interno e fuori è rivestita in gomma quindi fornisce anche un effetto "termico" (infatti ha addensato alla perfezione la polenta, ma può anche sciogliere del cioccolato aggiungendo semplicemente acqua calda (che poi si scola non essendo mescolato al cioccolato) ed addirittura, a fine lievitazione, "salta" automaticamente il tappo trasparente più piccolo). Il bello è che per amalgamare tutti gli ingredienti (tipo per fare il pane) basta chiudere il coperchio ermetico e rotearla, facendo "dei cerchi" orizzontalmente 4 o 5 volte, allontanando e riavvicinando le braccia al torace (vedi QUI).

12 ANNI !

Si, questa è proprio una bella giornata, malgrado ieri sera la mia Roma abbia perso, ma oggi (a parte che aspetto una "spifferatina da una splendida amica")
c'è il sole e..... festeggio i primi 12 anni passati accanto alla mia Claudia.
Ma io, che davanti ad una tastiera
spesso riesco a tirar fuori, più che in altri modi, tutte le parole che in genere tengo dentro per pudore, non sono mai bravo con le parole, soprattutto quando ci sono di mezzo i sentimenti,
mi limiterò a dire che di anni vorrei passarne altrettanti e altrettanti ed altrettanti ancora vicino a lei.
Perchè, malgrado si viva insieme da diverso tempo, circa 4 anni,
e molte cose di quelle che facevamo prima siano, per forza di cose, cambiate (quando eravamo dei semplici "piccioncini innamorati" che cercavano di approfittare di ogni piccolo momento concesso dal lavoro e da due figlie ancora piccole), e correvo da lei
per passare quei pochi attimi in compagnia l'uno dell'altra, magari anche solo per andare a fare la spesa insieme (eh, ...già allora spendevo sempre di più io, malgrado vivessi ancora con i miei, piuttosto che lei che aveva tre bocche da sfamare), sento ancora di essere pazzo di lei
e di amarla come il primo giorno.
Non sto a farla lunga, perchè per portare avanti la nostra storia ne abbiamo passate veramente tante (ed abbiamo avuto contro anche tante malelingue),
questo è per voi
tante cose le abbiamo "ingoiate", ma qualche bella rivincita ce la siamo presa...
Percui il cammino da fare è ancora tanto e non sappiamo dove ci porterà


ma approfitto di queste poche righe per ribadire che.......

TI AMO !!!

21 febbraio 2009

HOBBY.... ETERNI

Dopo tanto tempo sono riuscito a scannerizzare le foto di alcuni (!!) lavoretti che io e Claudia abbiamo fatto nel corso degli ultimi 10 anni...
Mettetevi comodi perchè, come al solito, sarà un lungo post fotografico ...e praticamente, mancano quasi del tutto i miei saponi, le mie candele ed i miei profumi (beh, quelli sarebbe stato duro metterli nel blog).
Scusate i colori, ma alcune risalgono addirittura al 1998 !

INIZIO DAI MIEI:
Alberelli patchwork, con cartamo, di elicrisi e di rose
Alberello patchwork
Alberello alle rose
Mongolfiere (bomboniere per una amica, che ho fatto con oltre 700 fiori "bottoncino" per ogni palla di spugna; ne ho fatte 25 in tutto !!!!)

Candele "gelato", al caffè e "bibita" (cera in gel)
Candele con fiori secchi, marmorizzate, con riso colorato e al caffè
Composizione rusticaanche in versione un po' più ariosaed in due versioni "light"
Brocca di terracotta smaltata con composizione di papaveri, spighe e girasoli (l'estate in casa)
Specchio rustico con elicrisi e spighe
Portariviste con ananas e fiori esotici Cesto spinoso autunnale Da qui iniziano i lavori fatti con Claudia:

Cesto rustico per una collega
Due composizioni commissionateci nientepopodimenoche... dal capufficio !
Una gerla (alta 1 metro) con composizione di fiori di legno gialli e blu
e braciere multicolore
Ciotola in rame
Minimobili con fiorellini secchi
Due centrotavola natalizi
Vassoio con girasoli
Pensierino pasquale
Piatto in rame
Svuotatasche in legno
Vasi "sospesi" (pieni di pot pourri) con magnolie di lattice
Ciotola di Murano
Ciotola "stagno" con ninfee e sugari
Cesto di vimini rustico
Ventagli grandi con fiori secchi
Alzata in vetro di Murano e argento con fiori finti
Mobiletto portachiavi con elicrisi e mortella (bosso)
Mobiletto portacorrispondenza con elicrisi
Deja vu
Papera in vimini con ninfee (e rana)
Ventaglietti con elicrisi, felci e cartamo
Lavabo in miniatura con specchio