Adoro Renzo Arbore ed il suo modo di reinterpretare le canzoni della tradizione napoletana e quelle degli anni dal 1920 al 1950; adoro il Quartetto Cetra, tanto da essermi "accattato" tutti quei meravigliosi filmati di "Biblioteca di Studio Uno" e diversi loro dischi; adoro perfino i valzer della dinastia Strauss, e il Concerto di Capodanno è un must immancabile. Mi piaceva da morire la voce calda e garbata di Nicola Arigliano o lo swing di Benny Goodman, Artie Shaw, Glen Miller o Tommy Dorsey... (cliccando sui loro nomi sentirete le loro 4 versioni della splendida "Stardust").
E così mi mancherà molto Lelio Luttazzi, che ci ha lasciato ad 87 anni splendidamente portati.
L'ho "conosciuto" agli inizi degli anni '70 quando, lavorando i miei genitori, andavo, uscito dall'asilo e poi dalle elementari, a pranzo dai miei nonni, che abitavano alla scala a fianco alla nostra. Nella loro immensa cucina (che ricordo in ogni minimo dettaglio malgrado siano passati 25 anni da quando lasciarono quella casa) "troneggiava", su una mensolina di vetro a quasi due metri di altezza, vicino la porta, una piccola radio "Autovox" dalla quale ogni venerdì, proprio all'ora di pranzo, uscivano le note della trasmissione "Hit parade", presentata (dal 1967 al 1976) dalla voce di Luttazzi.
Per me quella trasmissione, come "Alto Gradimento" della banda Arbore, rimane uno dei ricordi più belli e fermi dell'infanzia, tanto che l'ho seguita fino all'ultima puntata (ed anche negli anni seguenti, quando altri presentatori la ripresero, con l'aggiunta della classifica dei "Long Playing" e poi dei "Dischi Caldi", cioè le canzoni che occupavano le posizioni dalla 11 alla 20 e che si apprestavano ad entrare nelle prime 10, o dalle quali erano appena uscite).
La carriera del triestino Luttazzi, durata oltre sessant'anni, parte da lontano: la sua prima formazione musicale avvenne grazie a don Crisman, il parroco di Prosecco, che gli impartì lezioni di pianoforte. Nel 1943, a vent'anni, con alcuni compagni di università si esibì al teatro Politeama in uno spettacolo musicale, in occasione del concerto di Ernesto Bonino, che rimase colpito dalla bravura di Luttazzi al punto di chiedergli di comporre una canzone per lui. Cosa che Lelio fece, anche se con poca convinzione, ma nel 1944 Bonino, cui era piaciuta, la incise: era la celeberrima "Il giovanotto matto", e divenne un grande successo, tanto che, dopo la guerra, Luttazzi apprese dalla SIAE di aver maturato diritti d'autore, per tale canzone, per la cospicua somma di 350.000 lire. Questa fu la molla che lo fece decidere di fare il musicista di professione; nel 1948 si trasferì a Milano ed iniziò a lavorare con il concittadino Teddy Reno presso la casa discografica CGD, con l'incarico di direttore musicale. Nel 1950 a Torino assunse l'incarico di direttore dell'orchestra d'archi della RAI: da lì iniziò una carriera strepitosa che lo portò ad avere successo nei concerti dal vivo come in televisione o alla radio.
Scrisse canzoni dal carattere apertamente jazzistico/swingato, interpretandole al pianoforte e cantandole in uno stile molto personale e cortese. Tra i suoi brani più famosi: "Una zebra a pois", cantata da Mina, "Vecchia America" per il Quartetto Cetra, "Eccezionalmente, sì" per Jula De Palma, "You'll say to-morrow" registrato in italiano da Sophia Loren, "Souvenir d'Italie", per concludere con la divertente "El can de Trieste", da lui stesso cantata in dialetto triestino.
Negli anni 1954-56 lavorò nel programma radiofonico a quiz “Il motivo in maschera”, presentato da Mike Bongiorno, mentre il debutto televisivo, come direttore d'orchestra, avvenne con "Musica in vacanza", del 1955, programma di varietà settimanale, condotto con l'indimenticato e simpaticissimo Gorni Kramer. Presentò poi trasmissioni come "Studio Uno", con Mina, "Doppia coppia", con Sylvie Vartan, "Teatro 10", "Ieri e oggi".
La sua bella presenza e la sua bravura lo portarono perfino ad interpretare parti da attore in film come "L'avventura", di Michelangelo Antonioni, e "L'ombrellone", di Dino Risi, oltre che, in televisione, in "Biblioteca di Studio Uno" con il Quartetto Cetra, dove interpretò la parte di messer Alvise Guaro nella puntata dedicata al "Fornaretto di Venezia".
Compose, inoltre, colonne sonore di film tra cui "Totò, Peppino e la malafemmina", "Totò lascia o raddoppia?" e "Venezia, la luna e tu".
Sicuramente la trasmissione che gli diede la notorietà fu la radiofonica "Hit parade", la vetrina settimanale dei dieci dischi più venduti in Italia. La presentazione: "Lelio Luttazzi presenta...: Hiiiit Paaarade!" preannunciava ogni settimana l'appuntamento seguito da un altissimo numero di ascoltatori. A quel punto partivano le note della splendida "Rock around the clock", di Bill Haley (e dei suoi "Comets"): e per me questa canzone sarà sempre.... "HIIIITT PAREEEIIDD" !!!!!
E così mi mancherà molto Lelio Luttazzi, che ci ha lasciato ad 87 anni splendidamente portati.
L'ho "conosciuto" agli inizi degli anni '70 quando, lavorando i miei genitori, andavo, uscito dall'asilo e poi dalle elementari, a pranzo dai miei nonni, che abitavano alla scala a fianco alla nostra. Nella loro immensa cucina (che ricordo in ogni minimo dettaglio malgrado siano passati 25 anni da quando lasciarono quella casa) "troneggiava", su una mensolina di vetro a quasi due metri di altezza, vicino la porta, una piccola radio "Autovox" dalla quale ogni venerdì, proprio all'ora di pranzo, uscivano le note della trasmissione "Hit parade", presentata (dal 1967 al 1976) dalla voce di Luttazzi.
Per me quella trasmissione, come "Alto Gradimento" della banda Arbore, rimane uno dei ricordi più belli e fermi dell'infanzia, tanto che l'ho seguita fino all'ultima puntata (ed anche negli anni seguenti, quando altri presentatori la ripresero, con l'aggiunta della classifica dei "Long Playing" e poi dei "Dischi Caldi", cioè le canzoni che occupavano le posizioni dalla 11 alla 20 e che si apprestavano ad entrare nelle prime 10, o dalle quali erano appena uscite).
La carriera del triestino Luttazzi, durata oltre sessant'anni, parte da lontano: la sua prima formazione musicale avvenne grazie a don Crisman, il parroco di Prosecco, che gli impartì lezioni di pianoforte. Nel 1943, a vent'anni, con alcuni compagni di università si esibì al teatro Politeama in uno spettacolo musicale, in occasione del concerto di Ernesto Bonino, che rimase colpito dalla bravura di Luttazzi al punto di chiedergli di comporre una canzone per lui. Cosa che Lelio fece, anche se con poca convinzione, ma nel 1944 Bonino, cui era piaciuta, la incise: era la celeberrima "Il giovanotto matto", e divenne un grande successo, tanto che, dopo la guerra, Luttazzi apprese dalla SIAE di aver maturato diritti d'autore, per tale canzone, per la cospicua somma di 350.000 lire. Questa fu la molla che lo fece decidere di fare il musicista di professione; nel 1948 si trasferì a Milano ed iniziò a lavorare con il concittadino Teddy Reno presso la casa discografica CGD, con l'incarico di direttore musicale. Nel 1950 a Torino assunse l'incarico di direttore dell'orchestra d'archi della RAI: da lì iniziò una carriera strepitosa che lo portò ad avere successo nei concerti dal vivo come in televisione o alla radio.
Scrisse canzoni dal carattere apertamente jazzistico/swingato, interpretandole al pianoforte e cantandole in uno stile molto personale e cortese. Tra i suoi brani più famosi: "Una zebra a pois", cantata da Mina, "Vecchia America" per il Quartetto Cetra, "Eccezionalmente, sì" per Jula De Palma, "You'll say to-morrow" registrato in italiano da Sophia Loren, "Souvenir d'Italie", per concludere con la divertente "El can de Trieste", da lui stesso cantata in dialetto triestino.
Negli anni 1954-56 lavorò nel programma radiofonico a quiz “Il motivo in maschera”, presentato da Mike Bongiorno, mentre il debutto televisivo, come direttore d'orchestra, avvenne con "Musica in vacanza", del 1955, programma di varietà settimanale, condotto con l'indimenticato e simpaticissimo Gorni Kramer. Presentò poi trasmissioni come "Studio Uno", con Mina, "Doppia coppia", con Sylvie Vartan, "Teatro 10", "Ieri e oggi".
La sua bella presenza e la sua bravura lo portarono perfino ad interpretare parti da attore in film come "L'avventura", di Michelangelo Antonioni, e "L'ombrellone", di Dino Risi, oltre che, in televisione, in "Biblioteca di Studio Uno" con il Quartetto Cetra, dove interpretò la parte di messer Alvise Guaro nella puntata dedicata al "Fornaretto di Venezia".
Compose, inoltre, colonne sonore di film tra cui "Totò, Peppino e la malafemmina", "Totò lascia o raddoppia?" e "Venezia, la luna e tu".
Sicuramente la trasmissione che gli diede la notorietà fu la radiofonica "Hit parade", la vetrina settimanale dei dieci dischi più venduti in Italia. La presentazione: "Lelio Luttazzi presenta...: Hiiiit Paaarade!" preannunciava ogni settimana l'appuntamento seguito da un altissimo numero di ascoltatori. A quel punto partivano le note della splendida "Rock around the clock", di Bill Haley (e dei suoi "Comets"): e per me questa canzone sarà sempre.... "HIIIITT PAREEEIIDD" !!!!!
16 commenti:
Jajo mi hai lasciato senza parole, ho letto il tuo post e posso assolutamente dire di essere "vecchia" come e quanto te!! Sono dispiaciuta per la morte di Lelio Luttazzi, un uomo che sapeva davvero fare della grande musica. Ma la cosa che mi lascia senza parole è scoprire di condividere i tuoi stessi gusti per musica assolutamente non alla moda! Adoro Arbore e ho ovviamente i suoi cd di musica napoletana!! Ho una serie di cd di musica vecchissimmmmaaaa!!!E l'adoro e le canticchio quelle belle canzoncine spensierate!!! Intoccabile per i walzer di Strauss e non mi perdo mai( se possso) il Concerto di Capodanno all tv, una volta spero di andare a vederlo di persona...chissa'!!! Mio padre amava Glenn Miller, Benny Goodman, L Armstrong, etc...conservo tutti i suoi dischi...e li amo come li amava lui! A questi si sono aggiunti i miei cd!! Stardust è un pezzo che amo moltissimo. E. Fitzgerald per me è intoccabile!!! Che dire, sono colpita e compiaciuta di non essere la sola ad amare tutto questo!!Bello!!;-))
Ciao Sally: se mi mettessi a nominarli tutti (da Woody Gutrie in giù) faccio mattino :-D
Certo, Armstrong lo adoro, Nina Simone anche, Nat "king" Cole, Platters, Sinatra ecc. ecc. (per non parlare dei film con Cary Grant, John Wayne ("Un uomo tranquillo" su tutti :-D), Gene Kelly.....
E degli sceneggiati della RAI vogliamo parlarne? A come Andromeda, Il segno del comando, fino a Pinocchio o Marco Polo....
Sono fiero di essere "vecchio così" :-D
Non capisco perchè mi debbo sentire vecchio anch'io! Solo perchè amiamo gli stessi generi musicali, i bellissimi sceneggiati di una volta, il grido HIIIITT PAREEEIIDD non mi sento vecchio.
Con l'addio di Lelio scompare un epoca di creativi senza pari. per fortuna esiste la radio ed ancora oggi e chissà per quanto tempo ancora sentiremo gridare HIIIITT PAREEEIIDD.
Un abbraccio a Lelio ed uno a voi ed anche a tutti quelli che si sentono e si sentiranno vecchi con dei ricordi così!
Luca
Luca&Sabrina
Pure io ho i dvd della Biblioteca di Studio Uno. Incantevoli. Incantevole la capacità di divertire e far sorridere senza ombra di volgarità. E poi: lo swing, Strauss, il concerto di Capodanno... mi leggi nel pensiero?
Grande Lelio Luttazzi, e tristissima la sua vicenda giudiziaria che lo portò a sparire dalla RAI. Ma dopotutto, che ci avrebbe fatto uno come lui, con la sua grazia, in una televisione di Stato umiliata dalla rincorsa al cattivo gusto della TV commerciale?
LUCA: il segreto di "noi vecchi" è, con persone e musiche simili, sentirsi giovani, SEMPRE !!!
Come fai tu a stare con quella "rockettara" di Sabrina.... hahahahahahaha
Un bacione a voi due, e che la vostra vita sia sempre piena di ...swing ! :-)
GIOVANNA: infatti avevo glissato sulla vicenda che lo vide mi pare 22 giorni in carcere proprio perchè alla fine venne accertata la sua estraneità ai fatti, anche se l'accanimento mediatico portò al suo momentaneo allontanamento dagli schermi. Che tristezza doppia perdere personaggi simili...
sei stato nominato.... da me ;-)
...e quando parte la marcia di Radetzky a casa mia si va di mani e piedi e ... da quando c'è mio figlio anche di coperchi di pentole...è un momento per me imperdibile, mi fa sempre venire la pelle d'oca anche se oramai ... sono 'vecchia' ... ma ben orgogliosa di esserlo se così in buona compagnia!
onore al grande Luttazzi e a te Jajo sempre attento!!!
un abbraccio
dida
BUSSOLA: ossignùr, vengo a leggere :-)
DIDA: l'applauso ritmato sula Radetzky è OBBLIGATORIO :-D
MI SCUSO CON CHIARA E CON LUCA E SABRINA: per errore ho rifiutato i loro commenti (per fortuna però tornando indietro di pagina sono riuscito a copiarli e li reinserisco qui sotto :-D)
Caro Jajo, da triestina ed appassionata di swing ti ringrazio di cuore per aver ricordato il grande Lelio… Professionisti come lui non credo ci siano più, adesso vince il presenzialismo, la poca professionalità… quella televisione sana e non urlata mi manca molto… anche io al rientro da scuola ascoltavo “Hit Parade” e “Alto gradimento”, erano altri tempi, mi sento una sopravvissuta ma mi fa tanto piacere scoprire che non sono sola… Un abbraccio… Cerca il dvd dell’ultimo concerto di Luttazzi in Piazza dell’Unità a Trieste lo scorso ferragosto, “LIVE IN TRIESTE” è un gioiello… Un abbraccio… CHIARA
Per fortuna non è solo rockettara, con lei non ci si annoia mai perché spazia nel tempo e nei generi, è un cocktail esplosivo.
Luca
Luca&Sabrina
E rispondo:
CHIARA: so che Pupi Avati ha fatto un dvd su Luttazzi, "IL GIOVANOTTO MATTO" (titolo di una delle prime canzoni, se non la prima famosa, di Luttazzi). Li cercherò entrambi (come ho preso il cd di Johnny Dorelli: una voce ancora bella, calda e affascinante, a quasi 80 anni
LUCA: Ma sii, sappiamo che Sabrina è un'amante di tutte le arti e di tutte le correnti :-D
Jajo sono ancora io!!!Navigo per siti alla ricerca della giusta ispirazione per domani!! Sei un mito ho visto che il 28 maggio avevi gia' azzeccato la finale!!! Visto che sei tanto bravo....dimmi dimmi...come la vedi domani? Chi vince? E gia' che ci sei dammi anche il risultato!!! Aahhahahah...Non so che fare!Sally
Hahahahaha ciao Sally: penso che la finale sia più equilibrata di quanto potessi pensare ad inizio mondiali. Infatti la Spagna mi ha un po' deluso come gioco è l'ho trovata nettamente inferiore rispetto agli Europei di due anni fa. L'Olanda è più imprevedibile (con Sneijder e Robben su tutti, quando vogliono) anche se ha una difesa che, se attaccata, traballa ed un portiere quasi ridicolo. La Spagna ha sempre vinto di misura e giocando malino (come facemmo noi 4 anni fa, tranne che con la Germania in semifinale) ed è più quadrata: quindi penso ad un 1-0 o un più probabile 2-1 spagnolo (anche se sinceramente tiferei più Olanda per quello che ha dato negli anni al calcio mondiale: se lo meriterebbero, anche se questa non è di certo la loro squadra più forte in assoluto. Ricordo l'Aiax del 72 o l'Olanda del 78, con dei fenomeni puri, o quella degli olandesi milanisti una quindicina di anni fa....)
Beccato pure questo pronostico: 1-0 Spagna :-D
Jajo, qui la ministra di agricoltura ha deciso di dare la cittadinanza onoraria al polpo Paul...seduta stante propongo anche te per la stessa onorificenza!
Mille baci, grazie,
La campionessa consorte
grazie di aver scritto queste belle
cose.....se è stato importante per te figurati per me che ho qualche anno in più. Mi hai fatto fare un tuffo nel passato, anche a me piaceva molto, e sono stata contenta di rivederlo ultimamente in televisione. Ti dico grazie perchè avrei voluto farlo anche io un post del genere ma la mia proverbiale incompetenza e lentezza a gestire il mezzo non me lo hanno permesso.
Ricordo le sue canzoncine improvvisate..gli amori improbabili di una scarpa:) Non mi perdevo Hit Parade a nessun costo, litigandomi la "filodiffusione" con Papà! Bravo jazzista, (e bravissimo è Piero Angela), divertente, sarcastico, fuori dal coro. E' stato un vero dispiacere sentire che non c'è più!
Hai fatto bene, Jajo, a ricordarlo, con ttanto rispetto e tenerezza
Grazie
CANNY: ma grazie hehehehehe
NICLA: ciao tesoro. Grazie dei bei complimenti. Ora aspetto il tuo pensiero su Mino D'Amato, sapendo quanto ti piaceva...
PATRIZIA: grazie, come si fa a non parlar così di Luttazzi ? :-)
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