Venerdì scorso avevamo in programma un bel fine settimana in Umbria, approfittando del fatto che dovevamo far fare dei lavori a casa, e già ci pregustavamo 3 giorni di quiete e mangiate quando..... MORBILLO !!!!
Già, tutti mi dicono: "Ma non sono tanti 23 anni per farsi venire il morbillo?" Beh... si vede che sia Michela che il morbillo questo limite lo ignoravano...
Quindi Claudia è rimasta a casa con lei e io, in 7 ore, sono andato e tornato dall'Umbria, dopo aver seguito i lavori a casa.
Ma cosa ci si può riportare di buono e di caratteristico dall'Umbria, per coccolare almeno il palato al proprio ritorno?
Ma siiiiii...... un bel....................... GRANCHIO !!!!!
Eh già, avete capito bene, "granchio", "rangio" o "granciporro" che dir si voglia !
Perchè io il pesce più fresco e buono lo trovo al centro commerciale "Etrusco", appena usciti dal casello dell'autostrada "Chiusi/Chianciano" !
Quindi, dopo questa ammazzata (circa 500 chilometri in un pomeriggio) e qualche notte in bianco (per controllare che la febbre di Michela non superasse i 39,5°), ci siamo coccolati con un bel piatto di
PROCEDIMENTO: purtroppo soltanto a Roma mi sono accorto che il granchio, dopo tutto questo peregrinare (dal mare al grossista, da qui al centro commerciale, dall'Etrusco al tavolo della mia cucina a Roma), peregrinare che mi ha ricordato quello stesso cammino di un altro abitante del mare, era ANCORA VIVO, anche se boccheggiante.
Sinceramente non me la sentivo di metterlo a mollo in acqua bollente quindi ho preferito dargli una morte "dolce" (dolce?) mettendolo in freezer per un'oretta. Spero possa aver perso i sensi inconsciamente... :-(
Vabbe'... Facendosi coraggio immergere il granchio in acqua bollente per 5 minuti poi disporlo a "pancia su" e tagliarlo in due con un grosso coltello o, meglio, una mannaia.
Nel frattempo lavare e tagliare a metà i pomodori datterini e metterli in padella con due giri d'olio, una punta di peperoncino ed uno spicchio d'aglio.
Estrarre per bene tutta la polpa, da corpo e chele del granchio, aiutandosi con uno "spezzachele" (si trova nei supermercati).
Scottare i pomodorini, fin quando iniziano ad appassire, e spegnere il gas dopo aver aggiustato di sale.
Pulire e tagliare a rondelle i gamberoni.
Aggiungere la polpa di granchio e i gamberoni rimettendo il sugo sul gas per non più di 5 minuti, amalgamando bene il tutto.
Cuocere nel frattempo i paccheri, nell'acqua in cui avete scottato il granchio, e scolarli al dente.
Unire il condimento, amalgamare bene per circa un minuto e servire subito con una grattata di pepe nero.
Già, tutti mi dicono: "Ma non sono tanti 23 anni per farsi venire il morbillo?" Beh... si vede che sia Michela che il morbillo questo limite lo ignoravano...
Quindi Claudia è rimasta a casa con lei e io, in 7 ore, sono andato e tornato dall'Umbria, dopo aver seguito i lavori a casa.
Ma cosa ci si può riportare di buono e di caratteristico dall'Umbria, per coccolare almeno il palato al proprio ritorno?
Ma siiiiii...... un bel....................... GRANCHIO !!!!!
Eh già, avete capito bene, "granchio", "rangio" o "granciporro" che dir si voglia !
Perchè io il pesce più fresco e buono lo trovo al centro commerciale "Etrusco", appena usciti dal casello dell'autostrada "Chiusi/Chianciano" !
LATO A
LATO B
LATO C
Quindi, dopo questa ammazzata (circa 500 chilometri in un pomeriggio) e qualche notte in bianco (per controllare che la febbre di Michela non superasse i 39,5°), ci siamo coccolati con un bel piatto di
PACCHERI AL SUGO DI GRANCHIO E GAMBERONI
INGREDIENTI (per 4 persone):
500 grammi di paccheri (Voiello)
1 granchio di circa 800 grammi
8 gamberoni
800 grammi di pomodorini datterini
aglio di Voghiera
sale
pepe
peperoncino
500 grammi di paccheri (Voiello)
1 granchio di circa 800 grammi
8 gamberoni
800 grammi di pomodorini datterini
aglio di Voghiera
sale
pepe
peperoncino
PROCEDIMENTO: purtroppo soltanto a Roma mi sono accorto che il granchio, dopo tutto questo peregrinare (dal mare al grossista, da qui al centro commerciale, dall'Etrusco al tavolo della mia cucina a Roma), peregrinare che mi ha ricordato quello stesso cammino di un altro abitante del mare, era ANCORA VIVO, anche se boccheggiante.
Sinceramente non me la sentivo di metterlo a mollo in acqua bollente quindi ho preferito dargli una morte "dolce" (dolce?) mettendolo in freezer per un'oretta. Spero possa aver perso i sensi inconsciamente... :-(
Vabbe'... Facendosi coraggio immergere il granchio in acqua bollente per 5 minuti poi disporlo a "pancia su" e tagliarlo in due con un grosso coltello o, meglio, una mannaia.
Nel frattempo lavare e tagliare a metà i pomodori datterini e metterli in padella con due giri d'olio, una punta di peperoncino ed uno spicchio d'aglio.
Estrarre per bene tutta la polpa, da corpo e chele del granchio, aiutandosi con uno "spezzachele" (si trova nei supermercati).
Scottare i pomodorini, fin quando iniziano ad appassire, e spegnere il gas dopo aver aggiustato di sale.
Pulire e tagliare a rondelle i gamberoni.
Aggiungere la polpa di granchio e i gamberoni rimettendo il sugo sul gas per non più di 5 minuti, amalgamando bene il tutto.
Cuocere nel frattempo i paccheri, nell'acqua in cui avete scottato il granchio, e scolarli al dente.
Unire il condimento, amalgamare bene per circa un minuto e servire subito con una grattata di pepe nero.
Anche se era veramente ottimo (ed anche Michela è riuscita a mangiare 6 paccheri, dopo una settimana di quasi digiuno), non penso avrò il fegato di guardare negli occhi un altro granchio e poi tuffarlo in pentola... anche se non si sa mai :-D
8 commenti:
Io ti consiglio al vapore con spezie cajun per 12 minuti esatti...mi saprai dire!
Almeno sapete come consolarvi e un piatto del genere risolleva l'umore. Spero che intanto il peggio sia passato.
Baci
Oh noooooo... in efeftti morbillo a 23 anni non l'ho mais entito.. varicella si.. io l'ho avuta a 21!!! peccato.. e vabbèd ai su.. rimanderete.. In compenso guarda che t'hai riportato a casa... che bel granchione (mette paura solo a vedere la foto).. e immagino il sughetto di quei paccheri... e bravo Jacopo.. lo vedi che se ti impegni sei forte??? ahahaahahah.. baci a te.. Claudia e una buona guarigione a Michela!
Jajo riesci sempre a trapparmi un sorriso coi tuoi racconti!
Mi spiace per Michela, le malattie come quelle fatte da grandi sono dele grandi scocciature.Ed il "book" fatto al granchio? hahahaha.Quela pasta me la magnerei subito, per i paccheri ho una vera passione, specie se rigati(=raccattasugo).
Un abbraccio :)
sara
Adoro tutti i lati di questo granchio e della ricetta che dire?! Che gola! Come sempre a quest'ora ho una fame incontrollabile, ma tu ci metti del tuo! D'ora in poi visito il tuo blog solo dopo i pasti :-)
Mari
dovrei smetterla di guardare i foodblog durante la pausa pranzo... altrimenti poi prendo a mozzichi il monitor
condivido il commento di bussola! troppo appetitoso questo post! auguri per il morbillo...tutto passa....
FABIANA: se mai avrò il coraggio di comprare un nuovo granchio vivo lo proverò di sicuro :-D
ALEX: tutto passato, grazie (anche il granchio purtroppo) :-(
CLAUDIA: grazie :-)
SARETTA: se ti sentissero i "puristi" :-D Per loro la pasta rigata è di qualità inferiore a quella liscia... Comunque ti confermo che erano ottimi :-D
BUSSOLA: e anche tu hai ragione hahahahaha
CHIARA: si, per fortuna "panta rei" (così possiamo andarcene in vacanza tranquilli :-D)
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