Questo titolo in relazione al post precedente, ma avrei potuto anche titolarlo: "MALA TEMPORA CURRUNT", "TUTTI DENTRO" o "INTERNATELO"!
Mi riferisco alle dichiarazioni dell'ex Presidente della Repubblica (!!!) Francesco Cossiga sulle recenti manifestazioni/occupazioni degli studenti universitari contro la proposta del Ministro all'istruzione Gelmini. Dichiarazioni, peraltro, avallate e rincarate dal Premier Berlusconi. Oddio: non avrei mai pensato di poter essere dalla parte del Ministro dell'Interno, leghista, Maroni. Il mondo non smette di stupirmi..... Però a me, sinceramente, è andato il pranzo di traverso. Simili dichiarazioni non sono ammissibili nè da una persona civile (o presunta tale) nè, tantomeno, da un ex presidente della Repubblica.
Intervista tratta dal sito internet "DAGOSPIA" (e pubblicata oggi sul "Quotidiano Nazionale")
Presidente Cossiga, pensa che minacciando l'uso della forza pubblica contro gli studenti Berlusconi abbia esagerato?
«Dipende: se ritiene d'essere il Presidente del Consiglio di uno Stato forte, no, ha fatto benissimo. Ma poiché l'Italia è uno Stato debole, e all'opposizione non c'è il granitico Pci ma l'evanescente Pd, temo che alle parole non seguiranno i fatti e che quindi Berlusconi farà quantomeno una figuraccia...».
Quali fatti dovrebbero seguire?
«A questo punto, Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno»....».
Ossia?
«In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito...».
Gli universitari, invece?
«Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città».
Dopo di che?
«Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri».
Nel senso che...
«Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano».
Anche i docenti?
«Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!».
E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere?
«In Italia torna il fascismo», direbbero.«Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio».
Quale incendio?
«Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà ad insanguinare le strade di questo Paese. E non vorrei che ci si dimenticasse che le Brigate Rosse non sono nate nelle fabbriche ma nelle università. E che gli slogan che usavano li avevano usati prima di loro il Movimento studentesco e la sinistra sindacale».
E' dunque possibile che la storia si ripeta?
«Non è possibile, è probabile. Per questo dico: non dimentichiamo che le Br nacquero perché il fuoco non fu spento per tempo».
Il Pd di Veltroni è dalla parte dei manifestanti.
«Mah, guardi, francamente io Veltroni che va in piazza col rischio di prendersi le botte non ce lo vedo. Lo vedo meglio in un club esclusivo di Chicago ad applaudire Obama...».
Non andrà in piazza con un bastone, certo, ma politicamente...
«Politicamente, sta facendo lo stesso errore che fece il Pci all'inizio della contestazione: fece da sponda al movimento illudendosi di controllarlo, ma quando, com'era logico, nel mirino finirono anche loro cambiarono radicalmente registro. La cosiddetta linea della fermezza applicata da Andreotti, da Zaccagnini e da me, era stato Berlinguer a volerla... Ma oggi c'è il Pd, un ectoplasma guidato da un ectoplasma. Ed è anche per questo che Berlusconi farebbe bene ad essere più prudente».
E queste le parole di Berlusconi (a Maroni) Fonte ANSA
"Non permetteremo che vengano occupate scuole e università perché non è un fatto di democrazia, ma di violenza”, il premier Silvio Berlusconi invoca la linea della fermezza contro la protesta studentesca.”Convocherò il ministro dell'Interno (fantoccio ?!?) e gli darò istruzioni dettagliate su come intervennire con le forze dell'ordine per evitare che queste cose succedano”.
E la reazione di Maroni (e degli alleati dello psiconano"): Fonte "Alice Notizie"
Imbarazzo, fastidio, addirittura irritazione. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni sembra non aver reagito bene alle dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi sull'uso della polizia per fermare le occupazioni negli atenei italiani: "Questa è competenza mia e non tua. Anche io voglio tutelare il diritto allo studio, ma dobbiamo vedere come. Ti rendi conto cosa accadrebbe?", avrebbe detto Maroni a Berlusconi, secondo il retroscena de La Repubblica, in un "colloquio teso" a palazzo Grazioli.
Secondo Maroni, insomma, le situazioni andranno valutate caso per caso e comunque senza irruzioni a catena negli istituti. Il suo punto di vista, d'altra parte, trova riscontro nella posizione delle forze dell'ordine: "Gli agenti entrano in una scuola solo se chiamati dal rettore o dal preside", è il concetto che avrebbe espresso il capo della Polizia Antonio Manganello in una riunione ieri al Viminale con il ministro.
Anche per La Stampa Maroni "è rimasto molto sorpreso e imbarazzato dalla linea dura del premier", che per alcuni deputati della maggioranza servirebbe solo a coprire il ministro Gelmini "che piange ogni giorno al telefono con Berlusconi, chiedendo il suo intervento" per difendere il decreto sulla scuola.
Le parole del premier avrebbero anche creato diversi malumori negli alleati di governo: "Altro che riforme condivise!", avrebbe detto Bossi a Fini che gli chiedeva ampie maggioranza sul federalismo, mentre anche il ministro Giorgia Meloni è rimasta infastidita dall'uscita di Berlusconi.
Secondo Maroni, insomma, le situazioni andranno valutate caso per caso e comunque senza irruzioni a catena negli istituti. Il suo punto di vista, d'altra parte, trova riscontro nella posizione delle forze dell'ordine: "Gli agenti entrano in una scuola solo se chiamati dal rettore o dal preside", è il concetto che avrebbe espresso il capo della Polizia Antonio Manganello in una riunione ieri al Viminale con il ministro.
Anche per La Stampa Maroni "è rimasto molto sorpreso e imbarazzato dalla linea dura del premier", che per alcuni deputati della maggioranza servirebbe solo a coprire il ministro Gelmini "che piange ogni giorno al telefono con Berlusconi, chiedendo il suo intervento" per difendere il decreto sulla scuola.
Le parole del premier avrebbero anche creato diversi malumori negli alleati di governo: "Altro che riforme condivise!", avrebbe detto Bossi a Fini che gli chiedeva ampie maggioranza sul federalismo, mentre anche il ministro Giorgia Meloni è rimasta infastidita dall'uscita di Berlusconi.
Dopo aver ripreso fiato potete anche dire la vostra nei commenti e nel sondaggio qui a fianco ...
6 commenti:
Guarda, per riprendere fiato ci vorrebbe troppo tempo.
Di Cossiga preferisco non dire niente, perché quello che potrei dire sarebbe materia da codice penale. E comunque, ha avuto diversi emuli: ricordiamoci di Genova...
No, guarda: è dagli anni '70 che mi trovo davanti questa gentaglia, non ne posso più. Solo che allora non potevo prevedere che sarebbe arrivato il Napoleone de noantri ad aggravare la situazione.
Voglio emigrare. Lo voglio fortissimamente.
Giovanni'.... ce ne andremo tutti con Saviano :-D
Se fosse di Roma sarebbe "de Noantri" ma... visto che è milanese.... :-D
Preferisco chiamarlo "Ducino" :-)
vado a vomitare, poi torno.
L'unica cosa che potrebbe salvarlo è che ha avuto un attacco di arteriosclerosi o che è partito un embolo sfortunatamente non invalidante abbastanza da colpire il centro della parola.
comunque tutti a dire e fare però nessuno del governo che riesca a fermare la gelmini che tra strafalcioni pubblici, vita professionale dubbia, e questa minchiata del maestro unico sta facendo più danni dell'uragano ugo.
se posso dire però.
la stragrande maggioranza delle maestre e dei genitori delle elementari stanno protestando su due errori clamoroso, il ritorno al maestro unico...non dico che debbano essere 3 ma almeno 2...e il licenziamento dei precari dei quali non gliene frega niente a nessuno ma dei dipendenti alitalia da mettere in cassa integrazione con i soldi nostri...
ciao jajo...hai visto ? ho scritto sul blog!!! INCREDIBBBBBILE ;) ( E HP ASCOLTATO PURE IL TUO CONSIGLIO DI RACCONTARVI QUALCOSA SUL NS CUCCIOLO.... DETTO FATTO ;)) BACIONIIIIIIIIIIII
è dura durissima, una voglia di bazzoka la fanni venire a me, ma perchè dobbimao vivere con questa gente qua, ha ragione giovanna "il Napoleone" ma ci rendiamo conto nelle mani politiche di chi siamo
Jacopi' che dire? Io il Kossiga, rigorosamente con K me lo ricordo moooolto bene quando era ministro dell'interno - negli anni 70 - e io ero all'universita' e Bologna era esattamente come ha detto lui... infiltrati, agenti che picchiano....
no, non mi piace... non mi piace quest'aria che tira.... brutta, troppo brutta....
pero' non ho voglia di andare via... voglio rimanere a Roma...
e troppi discorsi, magari giustissimi ma troppo razionali anche su questa citta' non mi va neanche di prenderli in considerazione.... e poi voglio rimanere in Italia.... spero solo che vadano via loro presto presto!!
Posta un commento