Ogni anno, a Porto, una piccola frazione del comune di Castiglione del Lago, nella settimana che precede il Ferragosto, si tiene la Sagra del Pesce.
In questa occasione, per la quale nel corso di tutta la settimana c'è grande afflusso, si celebra il trionfo dei pesci di lago: infatti le preparazioni che vengono fatte sono, oltre ad un corposo menù "paesano" tipicamente umbrotoscano, quelle del "Brustico" e del "Tegamaccio". Sono, questi, due modi di cuocere il pesce di lago come si faceva una volta: infatti le uniche cose occorrenti per effettuare le cotture dei pesci, tramandate di generazione in generazione, sono semplicemente delle fascine di canne di lago, una rete metallica (per il brustico) e dei tegami di coccio (ovviamente per il tegamaccio).
Alla realizzazione della sagra partecipano in media almeno 120 persone (considerate che tutta la popolazione della piccola frazione, al confine tra l'Umbria e la Toscana, non arriva ai 300 abitanti !) ed ogni anno il successo è maggiore. Quest'anno, poi, la festa sarà particolarmente sentita, visto che si è arrivati al venticinquennale !
Ma veniamo alle cose serie: le due preparazioni dei pesci (freschissimi, in quanto pescati nei tre laghi della zona: il Trasimeno, il Lago di Chiusi e quello di Montepulciano; la frazione di Porto sorge proprio al centro tra questi tre laghi).
Per il BRUSTICO (piatto di tradizione etrusca il cui termine deriva chiaramente dalla parola toscana "abbrusticare" = abbrustolire), si comincia all'alba: i pesci (luccio, boccalone, scardola, tinca di piccola pezzatura o, soprattutto, pesce persico reale) vengono abbrustoliti sopra una rete metallica sotto la quale viene preparata la brace, fatta con le canne di lago, senza essere nè squamati nè spellati. Una volta cotto, il pesce viene raschiato superficialmente, pulito delle interiora, sfilettato e sbriciolato a mano e poi condito con olio d'oliva locale, sale, limone (c'è chi mette qualche goccia d'aceto, ma io preferisco il limone) e servito a freddo.
Il TEGAMACCIO anche, come il Brustico, richiede una preparazione che parte all'alba, visto che necessita di una cottura molto lenta nei tegami di coccio, da cui prende il nome. Si prepara utilizzando tre varietà di pesce, la tinca, il luccio e l'anguilla (ma c'è chi usa anche pesce gatto, persico sole e persico reale), con aggiunta di pomodoro, olio d'oliva, sale, pepe e peperoncino, tutti esclusivamente del posto. Ovviamente l'aggiunta di alcune fette di pane a bruschetta rende ancora più irresistibile il piatto.
Due curiosità:
Il "tegamaccio" deve essere mescolato, per non farlo attaccare al fondo, usando eclusivamente i manici del tegame, senza usare mestoli di alcun genere.
Esiste, in Toscana, un omonimo piatto che, però, e costituito da carne di maiale cotta con vino rosso, pomodoro, odori e peperoncino.
Durante l'anno potete gustare entrambi i piatti, alla trattoria "Da Gino" (ottimo il brustico), proprio sulle rive del Lago di Chiusi (Via Cabina Lago, 42 - Chiusi - tel. 0578 21408) oppure (ma non l'ho ancora testata in quanto ha riaperto da pochissimo) all' "Osteria di Mugnanese", proprio a due passi da Porto (Località Mugnanesi, 11 - Mugnanesi - tel. 347 3307452 Attenti che apre solo su prenotazione).
In questa occasione, per la quale nel corso di tutta la settimana c'è grande afflusso, si celebra il trionfo dei pesci di lago: infatti le preparazioni che vengono fatte sono, oltre ad un corposo menù "paesano" tipicamente umbrotoscano, quelle del "Brustico" e del "Tegamaccio". Sono, questi, due modi di cuocere il pesce di lago come si faceva una volta: infatti le uniche cose occorrenti per effettuare le cotture dei pesci, tramandate di generazione in generazione, sono semplicemente delle fascine di canne di lago, una rete metallica (per il brustico) e dei tegami di coccio (ovviamente per il tegamaccio).
Alla realizzazione della sagra partecipano in media almeno 120 persone (considerate che tutta la popolazione della piccola frazione, al confine tra l'Umbria e la Toscana, non arriva ai 300 abitanti !) ed ogni anno il successo è maggiore. Quest'anno, poi, la festa sarà particolarmente sentita, visto che si è arrivati al venticinquennale !
Ma veniamo alle cose serie: le due preparazioni dei pesci (freschissimi, in quanto pescati nei tre laghi della zona: il Trasimeno, il Lago di Chiusi e quello di Montepulciano; la frazione di Porto sorge proprio al centro tra questi tre laghi).
Le fotografie, a parte quella qui sopra, i "primi piani" dei piatti
e la foto dei gazebo, sono prese dal gruppo Facebook
"Sagra del pesce - Brustico e Tegamaccio"
e la foto dei gazebo, sono prese dal gruppo Facebook
"Sagra del pesce - Brustico e Tegamaccio"
Per il BRUSTICO (piatto di tradizione etrusca il cui termine deriva chiaramente dalla parola toscana "abbrusticare" = abbrustolire), si comincia all'alba: i pesci (luccio, boccalone, scardola, tinca di piccola pezzatura o, soprattutto, pesce persico reale) vengono abbrustoliti sopra una rete metallica sotto la quale viene preparata la brace, fatta con le canne di lago, senza essere nè squamati nè spellati. Una volta cotto, il pesce viene raschiato superficialmente, pulito delle interiora, sfilettato e sbriciolato a mano e poi condito con olio d'oliva locale, sale, limone (c'è chi mette qualche goccia d'aceto, ma io preferisco il limone) e servito a freddo.
Il TEGAMACCIO anche, come il Brustico, richiede una preparazione che parte all'alba, visto che necessita di una cottura molto lenta nei tegami di coccio, da cui prende il nome. Si prepara utilizzando tre varietà di pesce, la tinca, il luccio e l'anguilla (ma c'è chi usa anche pesce gatto, persico sole e persico reale), con aggiunta di pomodoro, olio d'oliva, sale, pepe e peperoncino, tutti esclusivamente del posto. Ovviamente l'aggiunta di alcune fette di pane a bruschetta rende ancora più irresistibile il piatto.
Due curiosità:
Il "tegamaccio" deve essere mescolato, per non farlo attaccare al fondo, usando eclusivamente i manici del tegame, senza usare mestoli di alcun genere.
Esiste, in Toscana, un omonimo piatto che, però, e costituito da carne di maiale cotta con vino rosso, pomodoro, odori e peperoncino.
Durante l'anno potete gustare entrambi i piatti, alla trattoria "Da Gino" (ottimo il brustico), proprio sulle rive del Lago di Chiusi (Via Cabina Lago, 42 - Chiusi - tel. 0578 21408) oppure (ma non l'ho ancora testata in quanto ha riaperto da pochissimo) all' "Osteria di Mugnanese", proprio a due passi da Porto (Località Mugnanesi, 11 - Mugnanesi - tel. 347 3307452 Attenti che apre solo su prenotazione).
Il menu della Sagra del Pesce di Porto comprende, oltre a Brustico e Tegamaccio, anche:
Spaghetti al sugo di pesce
Insalata di farro
Tagliatelle al sugo di Nana (anatra)
Filetti di pesce fritti
Bistecca di vitello
Bistecca di suino
Salsicce
Fagiolina del Trasimeno
Patate fritte
Pomodori e cetrioli
Tozzetti con Vin Santo
Cocomero
Macedonia di frutta
Vino bianco e rosso "caserecci" o della Cantina Sociale del Trasimeno
e, ovviamente, musica e ballo a volontà
COSA STATE FACENDO ANCORA DAVANTI AL COMPUTER ??? !!!
Spaghetti al sugo di pesce
Insalata di farro
Tagliatelle al sugo di Nana (anatra)
Filetti di pesce fritti
Bistecca di vitello
Bistecca di suino
Salsicce
Fagiolina del Trasimeno
Patate fritte
Pomodori e cetrioli
Tozzetti con Vin Santo
Cocomero
Macedonia di frutta
Vino bianco e rosso "caserecci" o della Cantina Sociale del Trasimeno
e, ovviamente, musica e ballo a volontà
COSA STATE FACENDO ANCORA DAVANTI AL COMPUTER ??? !!!
Avete paura che dopo una tale mangiata non ce la farete a ritornare a casa?
Niente paura: c'è pronto Fabio ad accogliervi !
Niente paura: c'è pronto Fabio ad accogliervi !
E state pronti, che anche quest'anno il buon Fabio, tra settembre e novembre, sta organizzando per voi la raccolta della Fagiolina, dello Zafferano, del Granoturco e delle Olive!
8 commenti:
venerdì parto per lecce.... altrimenti questa segnalazione mi avrebbe sicuramente intrigata....
la ricetta del tegamaccio mi ha fatto ricordare il notro polpo alla pignata.... antico tegame in coccio....
se lo si cucina nelle pentole non ha lo stesso sapore....
così come la nostra frisa... se la si bagna con l'acqua di Roma...
ci sono sapori che si possono assaggiare solo dove loro si sentono a casa
Hai perfettamente ragione :-)
Salutami il tuo splendido Salento ed il Barocco di Lecce (per quest'anno mi "accontento" del barocco siciliano ma non vedo l'ora di tornare in Puglia :-D)
Ennò, così non vale!Per me che sono murata a Milano ste notissie fanno scatenare la lacrima!!!Ci sarò "spiritualmente";)
Saretta
Non vale no!! Sono appena tornata da Toscana e Abruzzo (a me è toccata la sagra degli Orapi e quella della Trippa), questo è veramente troppo....godurioso!!!!
Quanto pesce buono!!! Lo sai che ci vado matta?..
Buon Ferragosto, un bacio a Claudia!
Che bello il tuo blog, mooolto mooolto interessante, complimenti!
non avevo mai visto una cottura cosi del pesce, grazie per la segnalazione
SARETTA: organizzati per il prossimo anno, dai :-D
GEILLIS: beh, allora non puoi lamentarti ;-)
GIULIA: allora il prossimo anno si va insieme !!!
MARIA LUISA: ma graaazieee !!! :-D
GUNTHER: ti assicuro che il sapore è unico, soprattutto quello del brustico ! E l'olio era una delizia: leggerissimo e profumato !
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