26 febbraio 2008

RECENSIONE RISTORANTE LUNA ROSSA

E dopo moltissimo tempo torno a fare una recensione di un locale.
Per il nostro undicesimo anniversario ci siamo concessi un piccolo break dalla famiglia e ci siamo regalati una cenetta in un ristorante che volevamo "testare" da ben più di un anno. In verità ci avevamo già mangiato (bene) anni fa quando però la gestione era differente. Il locale si trova in Viale Sirtori, vicino Largo LaLoggia e la Portuense.
Ovviamente con quel nome l'accogliente sala interna del ristorante (c'è anche una comoda e bella veranda coperta), dipinta di un giallo tendente all'arancio, è tappezzata di fotografie raffiguranti barche a vela e regate. Immancabile un acquario con dentro un'aragosta ed alcuni granchioni. Un po' perplessi per non aver notato esternamente la lista delle proposte del ristorante ci accomodiamo all'interno, sfidando la sorte. L'accoglienza, del cuoco e della signora in sala (Cristina), è molto cortese e ci chiedono se vogliamo affidarci al loro menu o scegliere dalla lista, recitata dalla signora. Optiamo per una via di mezzo scegliendo il tris di antipasti della casa e poi alla carta. L'apparecchiatura è di buon livello, con sottopiatto in ceramica con il logo del ristorante, e la posateria in serie di tre; il servizio, come detto è cortese e con i giusti tempi, pur avendo scelto piatti di cottura abbastanza rapida non facciamo "una corsa". Le tre portate di antipasto, servite una dopo l'altra, consistono in una "matassina", presumo di pasta kataifi, su cui poggiano due fettine di salmone affumicato ed una quenelle di salsa di rafano (primo antipasto servito in modo particolare e gustoso: i diversi ingredienti si fondono in verità molto bene per sapore e consistenza); a seguire un tondo di polentina di semolino su cui sono poggiate delle alghe fritte (insalata di mare, non tipo quelle dei ristoranti cinesi) e dei moscardini, tanto piccoli quanto teneri, appena scottati (anche in questo caso lo portata è gustosa, anche se sarebbe stato ancora meglio aggiungere un qualche altro ingrediente di maggior carattere nel piatto, di base molto delicato); poi una insalata di indivia belga ed arancia condita con appena un filo d'olio e con sopra un gamberone panato in una panure di semi di zucca tritati grossolanamente (anche questo un piatto molto equilibrato e gustoso). Passiamo poi ai primi: rifiutiamo un troppo impegnativo tris di assaggi e tra le diverse proposte optiamo per dei tagliolini alle telline (con un leggero velo di pomodoro, molto saporite le telline come di buona qualità era il pesce degli antipasti, e gradevole il colpo d'occhio) e dei "simil tagliolini" (penso la pasta sia stata fatta con lo stesso macchinario delle patate dell'antipasto, infatti erano praticamente dei tagliolini all'uovo ma di sezione quadrata di circa un millimetro) con gamberi e pecorino: ottimo equilibrio (forse un pizzico appena in più di pecorino avrebbe valorizzato ancora di più i gamberi) e buona qualità anche qui delle materie prime.
Di secondo optiamo, Claudia, per una seppia alla piastra ed io in un trancio di filetto di tonno (appena scottato da entrambi i lati) con abbondanti cipolle di Tropea in accompagnamento. Malgrado si tratti pur sempre di cipolle è ottimo l'equilibrio tra i due ingredienti: piatto gustoso.
A questo punto, già sazi, ci tocca rinunciare al dolce (ne avevamo visti passare di invoglianti, pur essendo lunedì sera il locale contava almeno una venticinquina di clienti, tra cui molti abituèe) e ci concediamo un caffè, carinanente servito in tazzine di ceramica bianca con coperchietto e con dei biscottini allo zucchero (tipo dei brutti ma buoni ma molto friabili). Il cuoco e la signora insistono per offrirci anche un alcoolico ed io accetto, dopo la cena abbondante, un Varnelli. Con una bottiglia di Ribolla Gialla 2006 di D'Attimis-Maniago (a 18€; i ricarichi sul vino sono molto onesti e la scelta, buona pur se non ricchissima, che spazia tra vini italiani e stranieri) il conto arriva a 107,50, poi scontati a 100.

Un locale in cui tornare sicuramente per provare altre portate che ci hanno incuriosito (una frittura di bell'aspetto ed altri primi... oltre ai dolci).

LUNA ROSSA
Via G. Sirtori, 64
06 55263345
Roma (Portuense)
Chiuso Domenica

2 commenti:

crisgretai ha detto...

Sono la signora che vi ha servito e devo dire che sono molto contenta di aver letto una così buona recensione.Sono circa tre anni che lavoro in questo ristorante e ho potuto constatare che il proprietario,il sig.Gianfranco(che non è mio marito)è sempre alla ricerca di nuovi piatti con una dedizione ed una passione veramente fuori dal comune,con l'utilizzo di materie prime solo di ottima qualità.Spero che anche il servizio,che è poi il mio compito,vi sia piaciuto oltre alla buona cucina.Vi aspetto presto e ci tengo a dire che i miei colori preferiti sono guarda un po'il giallo e rosso!

JAJO ha detto...

Cara Crisgretai mi ha sorpreso questo commento: non me l'aspettavo !
Devo dire, in effetti, che la cortesia del servizio è stata quantomeno al livello "della cucina". Ci siamo trovati molto bene e coccolati e penso proprio che molto presto torneremo a farvi visita.
Mi scuso per l'accostamento "coniugale" ma avevo notato un affiatamento particolare tra voi (non capita spesso tra proprietari e personale) che mi aveva spinto a pensare più ad un ristorante a conduzione familiare; forse è anche questo il vostro segreto :-D
Ne approfitto per fare gli auguri di una buona Pasqua amche se, presumo, lavorativa, con la promessa di tornare presto a farvi visita.
Jacopo