05 giugno 2010

DONNE E MOTORI, GIOIE E DOLORI

Se c'era una cosa che, a 42 anni fatti, mi mancava era vedere un atleta italiano trionfare in un singolare del Grande Slam di tennis (e se proprio vogliamo essere cattivelli possiamo sostituire il termine "trionfare" con "fare una onorevole figura").
Oddio, per la verità, dopo la mia nascita, c'era riuscito Panatta nel 1976, a vincere Parigi, ma avevo 8 anni ma, stranamente, non me lo ricordo. Prima di lui era riuscito a vincere uno Slam nel 1959 e nel 1960, perdendo invece in finale nel 1961 e nel 1964, Nicola Pietrangeli. Altro finalista era stato, nel 1932, Giorgio De Stefani, mentre a livello femminile Silvana Lazzarino è stata l'unica italiana a raggiungere una semifinale "Slam" nel 1954 !
Da notare che tutti i risultati suddetti sono stati conseguiti al torneo Roland Garros di Parigi, su terra battuta: evidentemente gli italiani giocano un tennis che si adatta bene soltanto a questa superficie.
Ma torniamo a Francesca Schiavone, che dopo questa vittoria passerà dal numero 17 al numero 6 al mondo (e l'altra italiana Flavia Pennetta salirà al numero 10, regalando per la prima volta all'Italia due tenniste tra le prime 10 al mondo. Ma che fossero forti entrambe lo sapevamo già, visto che proprio loro hanno già regalato al tennis italiano, a differenza dei maschietti che, da decenni ormai, fanno abbastanza schifo, due Federations Cup, oltre la finale contro gli Stati Uniti da giocarsi nel prossimo novembre: l'equivalente femminile della Coppa Davis).
Infatti è a lei, che oggi in finale ha battuto l'australiana Samantha Stosur (una vera e propria "spaccalegna", con un braccio che era il doppio di quello di Francesca ed un rovescio da perfezionare) che faccio un applauso chilometrico perchè, dopo anni, mi ha fatto emozionare guardando un incontro di tennis: quel tennis che, oramai, sia a livello maschile che femminile, è fatto (con pochissime eccezioni) di veri e propri "culturisti della racchetta". Alla faccia di Martina Navratilova e Stefan Edberg: i poeti del tennis che, insieme a Jimmy Connors, ho più amato nella mia vita.
Un applauso perchè, pur raggiungendo "la vittoria della vita" (che tra l'altro le porterà in tasca, tra premio diretto e premi secondari, circa 1.500.000 euro !) ha mantenuto la sua semplicità e la sua spontaneità (insieme a quella grinta, dovuta anche all'esperienza, che nel secondo set l'hanno fatta uscire da un passaggio a vuoto che l'aveva portata sotto 1-4, per poi raggiungere e dominare uno dei tie-break più belli che abbia visto nella mia vita) quasi non facendole rendere conto di essere diventata lei la campionessa del Roland Garros 2010.
E, degna chiusura, alla domanda del cronista: "Cosa ti comprerai, adesso, con questo premio? Una casa?" lei ha risposto "No, un paio di jeans, come feci nel 2004 quando raggiunsi i quarti di finale agli US Open. Un jeans".

GRAZIE FRANCESCA !!!


Ed ai complimenti dovuti a Francesca Schiavone, faccio seguire un grande IN BOCCA AL LUPO dedicato a "The Doctor", Valentino Rossi, che proprio stamattina, durante le prove libere del Gran Premio di Motociclismo del Mugello si è spezzato una gamba, alla quale sono stati applicate 4 viti ed una placca, che lo lasceranno fuori dal giro per 5 mesi.
Arrivederci a presto DOTTORE !!!


11 commenti:

alessandra ha detto...

"La schiavone e un paio di jeans" dovrebbe essere l'argomento della prima lezione di qualsiasi sport orientato all'attività agonistica, e dovrebbe essere imparato bene sia dagli allenatori che dagli atleti, presenti e futuri. Su quello che ho visto e sentito, sugli spalti e in pedana, dei pochi anni di attività agonistica di mia figlia si potrebbe scrivere un libro fra il trash e l'orrore, ma non è un caso che, senza umiltà, oltre un certo livello non si arrivi. Per il resto quoto ogni virgola del tuo post, dalla gratitudine per questa atleta che a noi intorno ai 40 ha finalmente dato una gioia "da protagonisti", agli auguri al Dottore, sempre immenso. Unica cosa, aggiungo Mc Enroe all'elenco dei tennisti di sempre: perchè se mai c'è stata una possibilità, per me mancina, di non essere lasciata per ultima (prima, lo faccio vedere a quelli che usano la mano giusta), lo devo solo al grande John.
Buona domenica
Ale

sweetmaremma ha detto...

ciao jajo! ho visto la schiavone in tv, e mi sono emozionata come nel 2006 quando i nostri hanno trionfato a berlino... finalmente una donna ha portato alto il nome dell'italia nel tennis! posso rendermi conto del dolore che ha provato valentino, in quanto qualche hanno fa ho avuto la sua stessa frattura, e pensare che io andavo più piano! un abbraccio paola

JAJO ha detto...

ALESSANDRA: hai ragione su McEnroe ma io, in quel periodo, ero innamorato di "Jimbo" Connors (mancino anche lui e non meno grande di Mc)
Lasciamo stare quello che si sente alle manifestazioni sportite dei ragazzini: forse l'ultima generazione ad essersi "salvata" da certi genitori è proprio la mia...

PAOLA: ahiaaaaa, anche tu come il Dottore? doloreeeeee :-((((

Dida70 ha detto...

grande Jaio, quoto tutto intero il tuo post associandomi alle congratulazioni per la Schiavone e agli 'in bocca al lupo' per il Dottere!
buona domenica
dida

NICLA ha detto...

......hai una carriera da giornalista sportivo, preciso e meticoloso nell'approfondire ogni evento.....ed il titolo poi più che mai appropriato....

JAJO ha detto...

DIDA: ;-D meritati entrambi per i due atleti...

NICLA: ma te l'avevo detto in anteprima ;-D Grazie comunque :-)))

enza ha detto...

e no e no e no eh?
a parte i complimenti e gli auguri mi cadete sui fondamentali nella nostra epoca che tanto ci hanno fatto sognare e fare le due di notte ai tornei quando ancora sky non c'era...mats wilander e ivan lendl, ma ve li siete dimenticati?
:D

JAJO ha detto...

ENZA: Noooooooo Wilander noooooooo: un pallettaro assurdo !! :-/ Lendl piaceva molto anche a me (i suoi passanti lungolinea in corsa nessuno li ha mai più fatti) ma Wilander, Jarryd, Nistrom... pallettaaaaaariiiiii. Meno male che da un funghetto spuntò fuori sua maestà STEFAN EDBERG :-D

Saretta ha detto...

Quella ragazza è una vera forza.Lasciamo perdere le domande sceme dei cronisto, da prendere a sberle....
Vale è un altro mitro, tanto da fare scrivere cartelli a suo sostegno dai rivali!
La nostra povera italia è fatta anche di questo, per fortuna!

miciapallina ha detto...

E per quelli, come noi, che una caduta simile l'hanno fatta "di persona"... tanto di cappello al Dottore che sorrideva ancora!....
Io ho avuto gli incubi per un bel po... e la paura... be, la paura soggnignava da ogni granellino di asfalto!
nasinasi JAJO!

Lefrancbuveur ha detto...

Non potevo non commentare questo stupendo post da tennista praticante! Giusta celebrazione per l'immensa Francesca!
ciao

Enrico