Onore al merito a Michael Phelps ('mmazza, però, quant'è brutto !!!) ed alle sue "ennesime" 8 medaglie d'oro olimpiche, con il contorno di 7 nuovi primati mondiali (che cancellano Mark Spitz) ma io, che ai bei tempi dei miei 18 anni, ho fatto atletica per qualche annetto (60 metri piani - 100 - 200 e staffetta veloce, con una rapida incursione nel salto in lungo) arrivando alle soglie della nazionale juniores (cui ho dovuto rinunciare per motivi scolastici) di atleti "un gradino più su" ne ho visti tanti ma uno come Usain Bolt non mi era capitato, neanche ai tempi di Carl Lewis "Figlio del vento" o di Ben Johnson.
Mi lascia a bocca aperta uno che corre i 100 metri piani di una finale olimpica in 9 secondi e 69 centesimi (nuovo record assoluto sulla distanza, ed avrebbe potuto tranquillamente essere 9"30) smettendo di "spingere" a 30 metri dall'arrivo o di correre in 20"19 i 200 metri, nei quarti di finale, di fatto smettendo di correre dopo 110 metri (!!!), cosa poi replicata in semifinale in 20"09 correndo soltanto poco di più.... Più che altro rimango a bocca aperta a vedere 8 atleti, che sembrano correre a velocità normale, che non riescono a raggiungerne uno che palesemente passeggia al rallentatore. Sembra di assistere, dopo oltre 2.000 anni, al paradosso di Zenone su Achille e la tartaruga... Oggi, in finale, mi aspetto una cosa nell'ordine dei 19"10/19"15 (se non succede l'imponderabile).
Ancora poche ore.....
Aggiornamento del 20/8/2008, ore 16,30: USAIN BOLT CAMPIONE OLIMPICO E NUOVO PRIMATISTA MONDIALE CON IL TEMPO DI 19"30 !!!