18 ottobre 2006

CIAO ANDREA

Ieri ci ha lasciato, dopo una lunga malattia, che ha combattuto con grande coraggio e dignità continuando a cantare anche quando negli ultimi rari concerti la voce diventava debole e tremula, Andrea Parodi.
Andrea Parodi durante un concerto
Magari molti di voi non hanno mai sentito questo nome ma sicuramente il suo viso, un po' da indiano d'America, o la sua voce, così acuta ed intensa, vi faranno tornare indietro fino al Sanremo del 1991, quando Pierangelo Bertoli ed i Tazenda (gruppo sardo fondato proprio da Andrea) conquistarono pubblico e critica con la splendida e malinconica "SPUNTA LA LUNA DAL MONTE - DISAMPARADOS", con la quale vinsero poi il Disco di Platino per le oltre 250.000 copie vendute.

Bertoli ed i Tazenda a Sanremo nel 1991
Ora che, sia Pierangelo che Andrea, ci hanno lasciato li voglio ricordare, e ringraziare per tutte le belle canzoni ed atmosfere che ci hanno regalato, con il testo del loro successo del 1991.


SPUNTA LA LUNA DAL MONTE (DISAMPARADOS)
Notte scura, notte senza la sera
notte impotente, notte guerriera
per altre vie, con le mani le mie
cerco le tue, cerco noi due.
Spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte.
Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sciogliendosi in pianto
un canto di sponde sicure
ben presto dimenticato
voce dei poveri resti di un sogno mancato.


In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s'istrada dimandende.
Sa vida s'ischidat pranghende
bois fizus 'e niunu
in sos annos irmenticados
tue n'dhas solu chimbantunu
ma paren' chent' annos.
Coro meu, (cuore mio) fonte 'ia, gradessida (fonte chiara e pulita)
gai puru deo (dove anch'io), potho bier'sa vida (posso bere alla vita).

Dovunque cada l'alba sulla mia strada
senza catene, vi andremo insieme.
Spunta la luna dal monte

beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte

beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu

In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s'istrada dimandende.
Sa vida s'ischidat pranghende

Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sedendoti accanto
un canto di sponde sicure
di bimbi festanti in un prato
voce che sale più in alto
di un sogno mancato

In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende...



Per quelli che hanno "poca dimestichezza" con la splendida lingua sarda :-)

In sos muntonarzos, sos disamparados negli immondezzai, gli abbandonati
chirchende ricattu, chirchende cercando da mangiare, cercando…
in mesu a sa zente, in mesu in mezzo alla gente, in mezzo
a s’ istrada dimandende; alla strada chiedendo
Sa vida s’ischidat pranghende la vita si sveglia piangendo
bois fizos ‘e niunu voi figli di nessuno
in sos annos irmenticados negli anni, dimenticati
tue n’dhas solu chimbantunu tu ne hai solo cinquantuno
ma paren’chent’annos. ma sembrano cento anni
Coro meu, Cuore mio
fonte ‘ia, gradessida, fonte chiara e pulita
gai puro deo, dove anch’io,
potho bier’sa vida
posso bere alla vita

Un pensiero di cuore lo voglio dedicare poi anche ad un altra artista, recentemente scomparsa: Giuni Russo, una delle migliori cantanti degli ultimi decenni.
Colta, sensibile e raffinata è salita però agli "onori" della canzone italiana per aver cantato "Un'estate al mare" ed "Alghero" (negli anni '80) rimanendo, purtroppo, per anni sottovalutata. In realtà la sua voce era una delle più belle e particolari del panorama canoro italiano (la sua estensione vocale copriva senza difficoltà ben cinque ottave riuscendo a raggiungere, con la sua potenza, degli acuti altissimi, pur mantenendo una grande eleganza e cristallinità vocale). Nata agli inizi degli anni '50 incise i primi brani alla fine degli anni '60 ma soltanto vent'anni dopo raggiunse la consacrazione. Successivamente si è dedicata, in collaborazione con Maria Antonietta Sisini (con cui ha collaborato per oltre 35 anni) e con Franco Battiato, ad un lavoro di ricerca e sperimentazione vocale e strumentale: esplora, con la sua voce da soprano naturale, dopo quelli di inizio carriera del blues e del pop, i campi canori della musica sacra e dell'opera lirica (incide alla fine degli anni '80 anche un LP in cui canta romanze di Bellini, Donizetti e Verdi), lavorando anche in collaborazione con poeti, scrittori (Borges) e registi (Albertazzi).
Se n'è andata alla fine del 2004 lasciando il panorama canoro italiano un po' più povero.
Giuni Russo in una foto di 5 o 6 anni fa

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche io sono rimasta molto impressionata dalla morte di Andrea Parodi - mi piacevano i tazenda e mi piaceva il fatto che facessero ricerca. Spero che continuino anche se lui non c'e' piu!

Daniela @Senza_Panna ha detto...

Forse qualcuno non sa che il nome Tazenda non è sardo ma è il nome di un pianeta di un romanzo di Isaac Asimov

JAJO ha detto...

Grazie per la precisazione Dani, non lo sapevo :-)

Daniela @Senza_Panna ha detto...

e ora anche Bruno Lauzi non c'è più :-((