29 settembre 2006

DUE SCENE STORICHE... ESILARANTI... MITICHE... DI PIU' !!!

Come posso esimermi dal bloggare le due scene forse più divertenti della cinematografia italiana? La famosissima lettera di Toto’ e Peppino nel film di Camillo Mastrocinque "Totò Peppino e la Malafemmena”

La celeberrima scena della lettera

“I fratelli Caponi… che siamo noi”

Totò, Peppino e la soubrette Dorian Gray la "malafemmena"
e la scena del “Maccarone” di Alberto Sordi “Nando Mericoni” (e NON, come tutti scrivono, Moriconi) nel Film di Steno Un Americano a Roma.
E allora, però solo dopo aver ricordato anche la scena con il "ghisa" milanese… pòsto:

"Nojo, nojo... volevan... volevont... savuàr... l'indirìs.... JA?!!"

LA LETTERA DI TOTO' E PEPPINO ALLA MALAFEMMENA


TOTO' (apprestandosi a dettare a Peppino, pollice all'occhiello della giacca): "Giovanotto! Carta, calamaio e penna! Su, avanti, scriviamo…"
PEPPINO (si siede allo scrittoio, prende un foglio e si toglie il cappello pronto a scrivere)
TOTO' (si mette in posa, pronto a dettare): "Dunque? Hai scritto?"
PEPPINO: "Un momento, no?"
TOTO': "E comincia, su!"
PEPPINO (fra se e se, cercando di far mente locale): "Carta, calamaio e penna…" (estrae un foglio dallo scrittoio).
TOTO': "Oooh… Oooh..." (inizia a dettare) "SIGNORINA!"
PEPPINO (intinge la penna nel calamaio ed aspetta)
TOTO': "Signorina!… Signorina…"
PEPPINO (si volta verso la porta): "Dove sta?"
TOTO' (a Peppino): "Chi?"
PEPPINO (a Totò): "La signorina!"
TOTO': "Quale signorina?"
PEPPINO: "Hai detto: "signorina!""
TOTO': "E' entrata una signorina?"
PEPPINO (voltandosi nuovamente verso la porta): "E che… AVANTI!"
TOTO' (a Peppino) "ANIMALE!… Signorina,… è l'intestazione autonoma, della lettera!" "Oooh… (riprende a dettare)… Signorina!…"
PEPPINO (straccia il foglio e ne prende un altro)
TOTO': "Come, non era buona quella signorina lì?"
PEPPINO (riprende posizione, pronto a ricominciare)
TOTO': "Signorina!… Veniamo… noi…, con questa mia a dirvi…"
PEPPINO (scrivendo - fra se)" … a dirvi…"
TOTO' (a Peppino): "addirvi… una parola: ADDIRVI!"
PEPPINO (continuando a scrivere) "…addirvi una parola…"
TOTO': "…CHE!…"
PEPPINO: "…che…"
TOTO': "…che?…"
PEPPINO: "…che?…"
TOTO': "…che?…"
PEPPINO (interrompendosi, rivolto a Totò): "Uno? Quanti?"
TOTO' (a Peppino): "Che?"
PEPPINO: "UNO "che"?"
TOTO': "Uno "che"? CHE!!"
PEPPINO (riprende a scrivere) "…che…"
TOTO': "…scusate se sono poche…"
PEPPINO: (fra se) "…che…"
TOTO': "…che…scusate se sono poche,… ma settecento MIILA lire… PUNTO E VIRGOLA…noi…noi, ci fanno specie, che quest'anno…" (a Peppino): " una parola: "questanno"… (riprendendo a dettare) "…c'è stato una grande morìa delle vacche,… come voi ben sapete!… PUNTO!"
PEPPINO (fra se): "Punto!"
TOTO' (a Peppino): "DUE punti!… Ma si, fa' vedere che abbondiamo!… ABBONDANDIS IN ABBONDANDUM!" (riprende a dettare) "Questa moneta servono… questa moneta servono… questa moneta servono, a che voi vi consolate…" (a Peppino): "Oh! Scrivi, presto!"
PEPPINO (fra se) "…con l'insala…"
TOTO': "…che voi vi consolate…"
PEPPINO (a Totò): "Ah! "vi consolate!", avevo capito "con l'insalata"".
TOTO' (scaldandosi) "…voi vi consolate"… Non mi far perdere il filo, ce l'ho tutta qui!…" (si indica la fronte).
PEPPINO (fra se): "…avevo capito "con l'insalata"…"
TOTO': "…dai dispiacere… dai dispiacere… che AVRETA… che avreta…che… A-VRE-TA" (resta un attimo perplesso a pensare) "Eh, già! È femmina, femminile!" (riprende a dettare)"Che avreta, perché…"
PEPPINO (fra se): "…perché…"
TOTO': "Perché?"
PEPPINO (guardandolo con aria interrogativa) "Non so!"
TOTO' (a Peppino): "Perché "non so"?"
PEPPINO (a Totò): "Perché che cosa?"
TOTO': "Perché-che?"
PEPPINO: "Perché?"
TOTO': "PERCHE'!!"
PEPPINO (indicando il foglio): "Ah! "Perché", QUA…!"
TOTO' (riprende a dettare): "…dispiacere che avreta, perché: (a Peppino) è AGGETTIVO QUALIFICATIVO, no?"
PEPPINO (riprende a scrivere, non molto convinto): "Io scrivo!"
TOTO': "…perché dovrete lasciare… nostro nipote…, che gli zii, che siamo noi medesimo di persona,…"
PEPPINO (tira fuori un fazzoletto e si asciuga il sudore dalla fronte)
TOTO' (a Peppino): "Ma che stai facendo… 'na faticata?… S'asciuga il sudore!" (riprende a dettare) "…che siamo noi medesimo di persona,… vi mandano questo!" (prende in mano il pacchetto con i soldi).
PEPPINO (fra se): "…questo…"
TOTO': "…perché il giovanotto… è studente che studia!… che si deve prendere una Laura…"
PEPPINO (fra se): "…Laura…"
TOTO': "…Laura, …Che deve tenere la testa al solito posto, cioè…"
PEPPINO (fra se) : "…cioè…"
TOTO': "…SUL COLLO! PUNTO, PUNTO E VIRGOLA,…PUNTO, E UN PUNTO E VIRGOLA!…"
PEPPINO: "Troppa roba!"
TOTO' (a Peppino): "E lascia fare! Che dica che noi siamo provinciali, che siamo tirati!"
PEPPINO (a Totò): "Ma è troppo!…"
TOTO' (riprendendo a dettare): "…SALUTANDOVI INDISTINTAMENTE… salutandovi indistintamente…" (mettendo le mani addosso a Peppino) "Sbrigati!"
(riprende a dettare) "Salutandovi indistintamente,… I FRATELLI CAPONI,… CHE SIAMO NOI!" (a Peppino) "Questa… Apri una PARENTE. …apri una parente e dici: "che siamo noi!… I fratelli Caponi!"
PEPPINO (fra se) "…CAFONI…"
TOTO' (a Peppino): "Hai aperto una parente?… Chiudila!"
PEPPINO (riprende la penna, esausto): "Ecco fatto!"
TOTO' (a Peppino): "Vuoi aggiungere qualcosa?"
PEPPINO: "Mah?! "senza nulla a pretendere" non c'è più?"
TOTO': "No, basta "in data odierna". Si capisce… Avanti! Svelto, dai… Chiudi!… Andiamo! Presto!… Andiamo!"


MACCARONE: TU ME PROVOCHI E IO TE DISTRUGGO!!
Albertone e Maria Pia Casilio
(Entrando in cucina, Nando Mericoni, urta un’insalatiera sul lavandino) “Cunculina m’hai teso l’agguato! Ma io ti distruggo sai!? Io vi distruggo a tutti!
(Parlando tra se e se, ripetendo una frase sentita nel film western americano visto poco prima al cinema) ”Jim chiama Joe!
(Avvicinandosi alla tavola lasciatagli apparecchiata dalla madre, con un piatto di spaghetti ormai freddi) “What this the name?..:”
(Togliendo la scodella che copre il piatto e scoprendo gli spaghetti) “Hiiiiiii! (con disgusto ed insofferenza) “MACCARONE! Maccarone: questa è robba da carettieri! Io nun magno maccaroni: IO SONO AMERECANO SONO!
(Si siede a tavola con lo schienale della sedia al contrario, cioè tra lui ed il tavolo) “Vino rosso: io non bevo vino rosso, lo sapete che sono Amerecano io! Gli Amerecani non bevono vino rosso... non magnano maccarone: magnano MARMELATTA…” (Prende una fetta di pane e comincia a spalmarla) “Marmelàta! QUESTA E’ ROBBA D’AMERECANI!… YOGURT… MOSTARDA. Ah!… ecco perché gli Amerecani vincono gl’Apache! Gl’Amerecani non bevono vino rosso: bevono latte! Apposta nun s’embriacano! L’avete visto mai ‘n’Amerecano ‘mbriaco voi? Io nun l’ho visto mai ‘n’Amerecano ‘mbriaco! Gl’Amerecani sono forti!” (fa una mossa con le mani, simulando degli artigli, seguita da un verso animalesco) “Shhhhh!!! ‘MMAZZA L’AMERECANI AHO!! Nun pòi mica combatte contro l’Amerecani. Gli Amerecani magnano marmelàtta” (Si volta verso il piatto di pasta con disprezzo) “Maccarone: mannaggia a tte!! TI DISTRUGGO SAI!… PERCHE’ MI GUARDI CON QUELLA FACCIA INTREPIDA?! Mi sembri un verme, maccarone!” (Riferendosi alla fetta di pane spalmata) “Questa è robba d’Amerecani, vedi!?! Yogurt, mostarda… la mostarda!… “What-the-she-nèlla la mostarda!?"” (Frase incomprensibile in inglese “maccheronico”) (Prende la bottiglia del latte) “Er LATTE!… questa è la robba che se magnano l’Amerecani: robba sana, sostanziosa!” (Versa un goccio di latte sulla fetta di pane, spalmata di mostarda, marmellata e yogurt, e la addenta)
(Masticando e rivolto con disprezzo verso il piatto davanti a se) “Maccarone!
(Sputa schifato il disgustoso boccone di pane) “’MMAZZA CHE ZOZZERIA!!… (riflessione ironica) GLI AMERICANI AHO!!
(Rivolto verso il piatto di pasta, in tono di sfida e facendo una forchettata con quasi tutta la pasta che è nel piatto) “MACCARONE: M’HAI PROVOCATO E IO TI DISTRUGGO ADESSO: IO ME TE MAGNO!! AHMMM!!!


La "distruzione" del Maccarone
(Dopo qualche secondo inizia a togliere il latte, lo yogurt e la mostarda dalla tavola, mettendoli a terra) “QUESTO LO DAMO AR GATTO!… QUESTO AR SORCIO!… QUESTA AMMAZZAMO ‘A CIMICIA… E IO BEVO ER LATTE!” (attaccandosi al boccione di vino rosso). (Tra se) “SO’ AMERECANO IO!!!
(Rivolto al “maccarone”, preparando un’altra forchettata gigantesca) “VERME!… io me te magno!!!

3 commenti:

Monica Bedana ha detto...

Ciao Jajo, non sai che favore mi hai fatto pubblicando questi due testi con l'ortografia esatta! Con questi due film (e con parecchi altri di Totò e Sordi) ho avvicinato mio marito al cinema italiano in versione originale...è passato qualche anno, ovviamente...quanti ricordi, che mito!!!! Baci e grazie, ti inserisco tra i miei preferiti.

JAJO ha detto...

Ciao Cannella. Per me era un dovere postare quelle due scene (in verità ce ne sarebbero molte altre, per esempio quella de I Due Marescialli in cui Totò redarguisce due paesanotti ignoranti, che gli rispondono per traverso, dicendogli: "OBESI !!" come se la parola obesi fosse un insulto... esilarante).
Pensa che dopo averle inserite le ho rilette per vedere se fosse tutto "al posto giusto" e ridevo come un cretino ripensando alle scene del film (che rimangono, comunque, insostituibili).
p.s.: capisco che con Totò e Peppino tuo marito possa aver avuto qualche problemino di comprensione però, forse, qualche risata se l'è fatta :-)

JAJO ha detto...

Ciao Cannella, ricambio volentieri il "linkaggio", avevo dato un'occhiata alla ricetta della torta di formaggio e prugne e mi gustava mucho.
Il tuo blog è molto utile anche per imparare qualcosina di spagnolo
:-)