27 marzo 2012

ANNIVERSARIO IN RIVA AL MARE

Il giorno del nostro anniversario per noi ha un nome soltanto: Nettuno !!!
Sperando di incontrare una bella giornata di sole (ed in genere è così) ci prendiamo ogni anno un giorno di ferie e in mattinata ci mettiamo in auto in direzione litorale laziale. 
A Nettuno sono personalmente molto legato perché la sorella di mio nonno aveva lì un villino, praticamente in riva al mare, proprio davanti l'entrata dello stabilimento Le Sirene, il più grande di Nettuno, e proprio lì ho trascorso i mesi di giugno della mia infanzia, da quando avevo appena due mesi di vita e fino a quel mitico 1982, l'anno dei mondiali di calcio vinti dall'Italia in Spagna proprio grazie al più celebre "figlio" di Nettuno: Bruno Conti, soprannominato "MaraZico", l'ala della nazionale e della Roma di Dino Viola.
Abbiamo iniziato ad andare a festeggiare il nostro anniversario a Nettuno una decina d'anni fa, andando a mangiare una meravigliosa (ed inimitabile) zuppa di pesce al ristorante dell'amico Rinaldo. Ora Rinaldo se ne è (purtroppo) andato in pensione e noi ci siamo dovuti trovare un nuovo ristorante, visto che la tradizione dell'anniversario a Nettuno proprio non la vogliamo abbandonare! Abbiamo scelto da due o tre anni "L'antica taverna" e devo dire che, anche se non è Rinaldo, ci troviamo sempre molto bene.
Prima del pranzo però sono d'obbligo due cose: una bella passeggiata sulla spiaggia, in genere semideserta, e... una capatina al forno proprio davanti l'entrata al borgo medievale. Qui non possiamo non prendere ogni volta una "mezza chilata di cazzotti": delle piccole pagnottelle quasi sbruciacchiate e della grandezza di un'albicocca che, appena sfornate... vanno via come il pane, rischiando di rovinarci il pranzo visto che non si riesce a smettere di addentarle mentre si passeggia.
Quest'anno, in via del tutto eccezionale, vi permettiamo di venire a passeggiare con noi per Nettuno.
Iniziamo dal Forte Sangallo, fatto edificare da papa Alessandro VI Borgia ad Antonio da Sangallo "il Vecchio", uno dei vanti artistici di Nettuno.

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Poi si prosegue in spiaggia... tanto per digerire i cazzotti e prepararsi al pranzetto...

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La spiaggia colpisce per la rena scura, che fa da contrasto ed esalta ancora di più i tanti colori delle costruzioni dell'antico borgo medievale che vi si affacciano.

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Orme...

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Pensavo Claudia stesse raccogliendo conchiglie e... invece... sorpresina ! Ma è o no il nostro anniversario ? :-)

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Poi entriamo nel borgo per tornare, dopo il delizioso pranzetto, a fare una passeggiata sul lungomare e sulla spiaggia che è proprio a fianco del santuario di Santa Maria Goretti (per la verità bruttino). 


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La spiaggia con il grattacielo di Nettuno: lo "Scacciapensieri". 

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In lontananza la sagoma tozza di Torre Astura. 

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Ciao Nettuno... al prossimo anno !

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08 marzo 2012

PAPPARDELLE AL SUGO DI CASTRATO

Beh, questa è la naturale conseguenza di questo altro post.
Tanto per dar da mangiare al blog e non lasciarlo languire in attesa di Pasqua...
In fondo non si tratta che di una semplice piatto di

PAPPARDELLE AL SUGO DI CASTRATO

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INGREDIENTI (per 6 persone):
12 matassine di pappardelle all'uovo
sugo di castrato
pecorino
parmigiano
un cucchiaino di pepe

PROCEDIMENTO: c'è bisogno che lo scriva?
La preparazione del sugo di castrato l'ho già linkata...
Lessate le pappardelle 3/4 minuti in acqua leggermente salata, una manciatina di parmigiano e pecorino a pioggia, un pizzico di pepe e... buon appetito !!!


05 marzo 2012

SCRIGNI DI PASTA PHILLO, SCAROLA, UVETTA E PINOLI

Non la trovo molto spesso, anche se oramai molti supermercati (oltre a negozi di prodotti etnici) la vendono, ma quando mi capita (complice anche Ancutza ed una delle sue passioni) la prendo perché è divertente da preparare (anche se doverla spennellare con olio o burro fuso per tenerla fresca non è proprio il massimo per una dieta) e perché rivestire e addentare le verdure con quel "cappottino" croccante è ancora più sfizioso.
Ma si, dai, avete capito: parlo della pasta phillo.
E qual'è il modo più semplice per utilizzarla se non quello di preparare scrigni o saccottini ripieni di verdure o carne trita?
Infatti io, con poca fantasia, ma tanta voglia di qualcosa di gustoso e, in fin dei conti, rapido da preparare ci ho fatto questi

SCRIGNI DI PASTA PHILLO ALLA "NAPOLETANA"
(per via della scarola)

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INGREDIENTI: per 4 persone (2 scrigni a testa)
2 cespi di scarola di media grandezza
una confezione di pasta phillo
mezzo bicchiere di vino bianco
due noci di burro salato (da fondere)
olive nere
pinoli
capperi
uvetta
olio
sale
pepe

PROCEDIMENTO: lavare accuratamente e tagliare in due o tre pezzi le foglie di scarola.
Metterle in una grande padella con un giro d'olio, mezzo bicchiere d'acqua, mezzo di vino bianco, una ventina di olive nere, ed un cucchiaio di pinoli, uno di capperi e uno d'uvetta.
Lasciare appassire la scarola per una ventina di minuti a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto e aggiustando di sale e di pepe; a fine cottura scolare il liquido e lasciar raffreddare il tutto.
Mettere a fondere a fuoco basso un paio di noci di burro salato.
Piegare a metà i fogli di pasta phillo (meglio ancora ripiegarli in 3) e spennellarli con burro fuso (o olio); foderarvi una coppetta, spennellata anch'essa con burro fuso, e riempire con la scarola.
Chiudere i fogli di scarola a saccottino e spennellare ancora con burro fuso.
Scaldare il forno e, una volta preparati tutti i saccottini (velocemente e tenendo la pasta phillo man mano da utilizzare sotto un canovaccio umido, visto che si asciuga velocemente una volta tolta dal frigorifero), infornare velocemente a circa 200° per un quarto d'ora (o, a seconda del forno, finché i saccottini non saranno dorati in superficie).
Farli intiepidire lasciandoli nel forno aperto quindi toglierli dalla coppetta, capovolgendola su di un piatto, e servirli ancora tiepidi (ma anche freddi, anche se, in questo caso è preferibile utilizzare dell'olio anziché il burro fuso).