13 ottobre 2010

SICILIA 2010 - SCICLI

Ed eccoci a Scicli, che, ve lo dico subito, a me e Claudia è piaciuta più di Modica (anche se, come pure Ragusa Ibla, sono molto simili sia per struttura che per come sono situate sul territorio: le chiese principali verso la vetta del colle ed il centro urbano che, con il tempo, si è espanso fino a prendere il posto, in fondo alla gola, dei torrenti che anticamente vi scorrevano).
Eccone una prima panoramica: il centro abitato compreso tra due (che poi, in realtà, sarebbero 4, colline), l'immancabile fico d'india (insieme ai carrubi ne abbiamo contati a migliaia) e il purtroppo immancabile bidone (la mondezza l'ho tagliata dall'inquadratura :-/).

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Il problema della mondezza, in Sicilia, è purtroppo spinoso: e questo ce lo dimostra anche il primo albero che incontriamo a Scicli !!!! :-O (chi lo conosce ?).

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Devo in verità dire che Scicli è stata una tra le cittadine più pulite, se si eccettua l'irrespirabile aria di Via Nazionale e di Via Anita Garibaldi (non per niente ho associato a Scicli "Lo smog" e "Il panorama mozzafiato"): un tappeto di auto la rende purtroppo irrespirabile, ma la bellezza del centro storico si fa perdonare tutto.
Per fortuna ci accolgono anche degli ortaggi multicolori: bellissimi !

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Come in ogni paesino o cittadina della Sicilia ad ogni angolo si incontra una chiesa, un balcone decorato o un palazzo nobiliare: tra questi bellissimo sarà Palazzo Beneventano !

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Il Palazzo Beneventano, quasi nascosto in un angusto vicoletto, è un trionfo del barocco siculo settecentesco: pietra gialla, mille ghirigori, lesene bugnate, balconi bombati ornati da sculture e mascheroni (in particolare si possono ammirare due teste di moro, una statua di San Giuseppe con bambinello e caratteristiche inferriate).

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Da qui, camminando per Via Matrice, si sale (con un po' di fatica) fino alla splendida Chiesa di San Matteo, abbandonata dal 1874 e purtroppo diroccata. Mentre si sale ci si dischiude alla vista tutta Scicli, con i suoi monumenti, le sue chiese, i suoi tetti...

La Chiesa del Carmine
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Anche qui non possiamo non riconoscere luoghi che abbiamo visto in televisione grazie alla solita serie del Commissario Montalbano: i principali sono gli insediamenti rupestri, grotte di origine bizantina, dove è stato girato l'episodio "Il ladro di merendine", e la piazza del Municipio (che nella fiction sarebbe il commissariato di Vigata), con l'adiacente Chiesa di San Giovanni.

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La Chiesa di Santa Maria la Nova
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La Chiesa di San Giovanni e, nella foto sotto, la stessa chiesa con, alla sua destra, tra le palme, l'entrata del Municipio (commissariato di Vigata)
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C'è da dire che da San Matteo il panorama è veramente mozzafiato !

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Il tramonto è oramai prossimo e, con un po' di rabbia, mista a tristezza, per aver constatato le condizioni di completo abbandono in cui versa la Chiesa di San Matteo, dobbiamo quindi tornare a valle perchè dobbiamo ancora visitare la piazza del Municipio e la Chiesa del Carmine.

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Nella bella Chiesa di San Giovanni Battista ci imbattiamo nell'immancabile sposa: ogni volta che abbiamo visitato un paese o una cittadina, in qualunque giorno della settimana, ci siamo imbattuti in un matrimonio (che spesso ci ha impedito di poter visitare le chiese). Addirittura, a Palermo, ne abbiamo visti ben tre in un giorno (ed era lunedì !)

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SPOSA

8 commenti:

Chiara ha detto...

che bel reportage Jajo, molto interessante e completo! Sono contenta di aver trovato il link che mi portava qui sotto il mio ultimo post(come hai fatto che vorrei provarci anche io?), buona giornata...

enza ha detto...

jajo spettacolo!!!
stessa sorte per tantissime chiese barocche e non siciliane.
tristezza e rabbia hai detto bene

alessandra ha detto...

Oh, finalmente qualcuno che la pensa uguale a me! Ancora l'altro giorno, al raduno di CI, mi sono trovata da sola a sostenere la "supremazia" di Scicli rispetto a Modica, non fosse altro che per la pulizia delle facciate e della città in genere e stavo iniziando a pensare di essere stata altrove...:-)! I tuoi scatti sono meravigliosi e le fanno onore, da qualsiasi prospettiva la si guardi. Grandissimo.
ciao
ale
P.S. Siete riusciti a visitare l'interno della Chiesa di San Michele? quella con i violini sul soffitto, intendo...

JAJO ha detto...

CHIARA: grazie ! Ti giuro che non ho fatto niente: ho solo postato il commento come al solito. Sarà una nuova funzione di Blogger ? :-D

ENZA: purtroppo il degrado, in troppi casi, è esteso anche a palazzi e paesaggi. Il bello della Sicilia è anche questo contrasto tra l'opulenza e l'abbandono: le chiese stesse, in moltissimi casi, fuori sono ricchissime di merletti, ghirigori ed intarsi mentre, di contro, l'interno è nudo e spoglio. Certo che però dispiace veder semiabbandonato un tale patrimonio artistico e naturale...

ALESSANDRA: me lo avevi già detto e confermo i tuoi pensieri: certo Scicli e Modica se la giocano alla pari :-)
Purtroppo siamo potuti entrare solo nella chiesa del Carmine, per via della sposa o perchè le altre erano già chiuse :-(

Paola ha detto...

A me comunque la Sicilia piace molto, a prescindere da tutto, la trovo una terra meravigliosa!

Saretta ha detto...

Che ricordo che ho di scicli!Come dici tu smog ma..panorama mozzafiato!Città da guardare a naso all'insù o dall'alto..San Matteo mi rapì, affascinò ed intristì..una bellezza sprecata ed abbandonata..

Unknown ha detto...

Che belle foto! Non sono mai stata a Scicli, ma so quanto sia affascinante . E' propro triste dover fare le foto e cercare un'inquadratura che eviti la "monnezza", ormai è praticamente impossibile, una vera impresa (siamo sommersi)...
Il meraviglioso albero si chiama "Chorisia", li conosco bene perchè ne era pieno il giardino all'Università, in un certo periodo dell'anno fanno dei frutti stranissimi ripieni di una specie di lana.
Baci
Evelin

JAJO ha detto...

PAOLA: proprio per questo c'è rabbia: invece di valorizzarla la seppelliscono tra mondezza e macerie. Evidentemente c'era più rispetto per se stessi nel '700 :-/

SARETTA: concordo in pieno :-D

EVELIN: ma grazie, anche il nome dell'albero. Purtroppo è vero: anche a Punta Braccetto, dove dagli scogli potevi ammirare il tramonto sul mare (e lì gli sposi vanno a farsi le foto), gli stessi scogli erano pieni di cartacce, bottiglie, pezzi di plastica e... pure peggio :-)