27 giugno 2007

CIOFECH CAKE ALLE CILIEGIE

E si... anche i "maestri" sbagliano !!!! HEHEHEHEHEHE
Malgrado abbia seguito alla lettera tutte le indicazioni del maestro Salvatore DeRiso, la prima impressione non è stata molto positiva: il Cheese cake, una volta uscito dal forno, era un po' troppo "budinoso"(sarà per colpa del caldo di domenica ma proprio gli albumi non volevano saperne di montare a neve) e sembrava più un CIOFECH Cake...
Comunque, come si sa, la notte porta consiglio e, appunto, dopo una notte passata in frigo, lunedì la torta aveva un aspetto decisamente più "professionale"... ed era proprio buona :-D
Questi gli ingredienti:

PER LA BASE: 200 gr. circa di biscotti secchi (io ho utilizzato i Novellini della Gentilini), tritati tanto da farli diventare praticamente una farina, 200 gr. di burro (non salato) lasciato ammorbidire un paio d'ore fuori dal frigo e due cucchiai di miele: ho tritato i biscotti e vi ho amalgamato il burro ed il miele, stendendo poi la base in un anello a cerniera grande (26 cm. ma se lo avete un po' più piccolino è forse meglio).
PER IL RIPIENO: 500 gr. di ciliegie (già denocciolate: secondo me ne basterebbero anche 350 gr.), 30 gr. di amido di mais, 130 gr. di zucchero: ho messo le ciliegie denocciolate in un padellino con un cucchiaio d'acqua e, dopo 4 o 5 minuti, ho aggiunto l'amido e lo zucchero;

ho portato a bollore per un paio di minuti, mescolando, ed ho poi versato il tutto in un anello a cerniera più piccolo (15 cm.), sulla base del quale avevo sparso una manciata di "farina di biscotti", mettendolo poi in freezer per almeno 3 o 4 ore (questo, secondo il Maestro DeRiso, è l'unico modo per fare un ripieno ad una torta del genere); ho sparso una manciata di granella di biscotti anche sopra le ciliegie. PER L'IMPASTO: 350 gr. di ricotta DI MUCCA (che per i miei gusti va bene solo per i dolci :-D - preferisco di gran lunga quella di pecora o di bufala), 80 gr. di mascarpone, 250 gr. circa di crema pasticcera, 3 albumi montati a neve ferma e 100 gr. di zucchero + 20 gr. di zucchero a velo aromatizzato alla vaniglia. Ho preparato la crema pasticcera e l'ho amalgamata, una volta intiepidita, alla ricotta ed al mascarpone; ho poi aggiunto lo zucchero e, alla fine, gli albumi montati a neve (anche se era una neve un po' sciolta :-D). Ho poi versato poco meno di metà impasto sulla base biscottata nell'anello a cerniera grande; ho disposto il "disco ghiacciato" di ciliegie e ricoperto con il rimanente impasto (visto che il "disco" era un po' troppo alto, come detto mezzo chilo di ciliegie forse sono un po' troppe, ho fatto di necessità virtù ed ho apportato qualche "modifica" alla ricetta).

Ho preferito non guarnire la parte superiore della torta (andrebbe spennellata con rosso d'uovo e zucchero prima di essere infornata) perchè volevo guarnirla poi con ananas frullato e ciliegie. In effetti, secondo la ricetta originale, andrebbe ricoperta con uno strato di marmellata o confettura e poi con frutta fresca.

Devo dire che l'aspetto, già da lunedì mattina, è notevolmente migliorato e... me la sto divorando piano piano. Magari se volete potete aggiungere anche una goccia di liquore profumato alle ciliegie.

21 giugno 2007

ANCH'IO CLAFOUTIS



Visto che sembra una malattia di stagione... anche io ne sono stato colpito!!
Eh si... dopo che da due anni mi portavo dietro la ricetta, anche io ho fatto un clafoutis di ciliegie.

In effetti l'ho fatto perchè le ciliegie che avevo erano molto belle ma un po' sciapine... E malgrado l'attacco della suocera, che è arrivata in mattinata per darci una mano a rimettere a posto casa dopo che abbiamo cambiato l'armadio, che ci raso al suolo le ciliegie (ne avevo prese un chilo e 100 e, a malapena, sono riuscito a salvarne 48o grammi per la torta......).
La ricetta? Ho praticamente fatto un miscuglio tra tre o quattro ricette che avevo...:

500 grammi di ciliegie denocciolate
3 uova + 1 tuorlo
120 grammi di zucchero
80 grammi di burro
70 grammi di farina ed altrettanti di fecola di patate
un pizzico di zucchero aromatizzato alla cannella ed un po' di zucchero a velo

Ho imburrato una pirofila del diametro di 26 cm. e l'ho spolverata con dello zucchero a velo alla vaniglia, ho denocciolato tutte le ciliegie, e le ho messe nella pirofila. Ho poi sbattuto con una frusta a mano le 3 uova con il tuorlo, lo zucchero, le farine ed il burro. Ho lasciato riposare un paio di minuti e poi ho versato la crema nella pirofila.
Ho infornato per una ventina di minuti nel forno preriscaldato a 180° ed a metà cottura ho spolverato la superficie superiore con un po' di zucchero di canna che avevo aromatizzato alla cannella.

Buono !!!! :-D

19 giugno 2007

UN POSTO CHE FA BENE AL... CUORE

Ho visto che il buon Roberto ha inserito nel suo blog un bel post che parla di una nostra coamica/bloggista/ristoratrice: Mara. Avendo mangiato da lei un paio di volte proprio la scorsa settimana, sento di poter sicuramente avallare quanto da lui detto: in effetti Mara è guidata da una grande passione per il proprio mestiere, aiutato anche da una notevole conoscenza tecnica, cose che sono sempre più rare da trovare in un locale del centro di Roma, sempre più votato alla pratica dell' "accalappiaturista" cavalcando la moda o la tendenza del momento (rughette prima, amatriciane poi, finger food ora... ecc. ecc.). Sicuramente il suo è un locale che si erge su gli altri per la scelta delle materie prime, per la semplicità e la leggerezza delle preparazioni, pur presentate con molta cura ed in modo intrigante, per il fatto che, stando al tavolo, ti senti continuamente coccolato.

Purtroppo, come anticipato da Roberto, Mara si è ritrovata ad aver tutto il peso della gestione del ristorante sulle proprie spalle e sta pensando di tirarsi indietro, visto che le spese che la gestione di un ristorante in Piazza Argentina sono forzatamente alte, come alto è il prezzo da pagare per l'utilizzo di materie selezionate e di primissima scelta... cosa che va a cozzare con i prezzi in fondo bassi da lei praticati; mi sembra quantomeno obbligatorio doverle dare una mano a difendere questa piccola isola felice circondata da pizzerie al taglio e locali di tendenza.

Difendiamo il nostro benessere... che consiste nel passare una bella serata nell'ottima compagnia di Mara, nel mangiare cose gustose e ben realizzate, pagandole tra l'altro il giusto... non come tanti altri ristoranti "di nome" che possono permettersi - forti della possibilità di farsi pubblicità su guide e riviste - di presentare piatti "lillipuziani" a prezzi ciclopici (faccio un esempio con l'insalata bufala e pachino della Sora Lella a 12 euro ???) : difendiamo il nostro stesso diritto a passare una serata mangiando ottimamente, bevendo altrettanto bene (tra l'altro Mara applica il "droit a la bouteille"... cosa ancora poco frequente in Italia) e chiacchierando amabilmente in sua compagnia.

18 giugno 2007

15 giugno 2007

INQUIETANTE MA GUSTOSO

Si...... anche io mi sono lasciato affascinare dal Riso Venere, il riso integrale nero.
In effetti sulla confezione c'era scritto che era prevedibile una cottura di circa 40 minuti: io, avendo dei bei scampetti freschi freschi, ho voluto preparare un risotto, ma dopo una cottura di 50' il riso era ancora bello "al dente". Ho preparato due padelle con un soffritto di aglio ed olio: una con gli scampi ed una con le sole teste (una volta pulite dal nero che qualcuna aveva all' interno); dopo aver lasciato andare per un minuto il soffritto ho aggiunto le teste ed un goccio di vino bianco e dopo qualche minuto ho versato tutto nel contenitore del minipimer frullando il tutto. Mentre "i corpi" degli scampetti cuocevano nell'altra padella ho filtrato la salsa aggiungendola al soffritto per il riso (con un pizzico di cipollotto fresco di orto) e subito dopo ho aggiunto il riso Venere. Durante la cottura del riso ho aggiunto un paio di litri di brodo di pesce che intanto avevo preparato e, quasi a fine cottura, ho aggiunto gli scampetti, mantecando con appena una noce di burro e una spolverata, appena appena, di parmigiano. Ho impiattato e, anche se devo dire che l'effetto è un po' macabro in quanto il riso Venere ha un effetto "nero di seppia", il sapore era veramente ottimo. Il riso Venere ha infatti un bell'aroma erbaceo che da un tocco di sapore in più.

01 giugno 2007

40 ANNI FA NASCEVA...... LA MUSICA MODERNA


Il primo Giugno 1967, dopo oltre 700 ore di prove e registrazioni negli studi di Abbey Road, usciva nei negozi di dischi SGT PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND dei BEATLES.


E non aggiungo altro..........MA NULLA FU PIU' COME PRIMA !!!!!


P.s.: Negli studi di Abbey Road è stato inciso anche un altro LP (ah che bello, nel terzo millennio, poter ancora dire ELLEPPI' !!!) di un "gruppettino" niente male:

il disco era




Hanno venduto anche loro ......qualche copia......