27 marzo 2007

CREAZIONI DI CLAUDIA

Giustamente è arrivato il momento di iniziare a rendere onore alla mia Claudia ed alle sue composizioni pasquali, visto che stanno andando a ruba tra i colleghi
Tra le centinaia di creazioni, bomboniere e confezioni fatte queste sono "fresche fresche":
Orchidea con ovetti

particolare del "montaggio" degli ovetti

altra orchidea

piattino con decalcomanie a freddo (fatto da me) con composizione di fruttini ed ovetti pasquali

portavasi per piante grasse con gnometto (in "divenire")

Anche Pallino assiste ammaliato
Un applauso alla mia Claudia (e queste sono solo le ultime).

19 marzo 2007

FRATELLI DELLA PALLA OVALE

Prometto che questo è l'ultimo post sulla mia passione sportiva: il rugby (almeno fino ai mondiali di Parigi del prossimo settembre)
Ma l'articolo che ho letto ieri sulla Gazzetta dello Sport mi è piaciuto perchè cerca di rendere i veri valori "storici" del rugby, inteso più come filosofia di vita che non come sport, e mi hanno fatto tornare con il pensiero al bel libro che, a questo proposito, vi consiglio "IL FANGO E L'ORGOGLIO: IL RUGBY E' ANCHE UNO SPORT", romanzo sportivo di Daniele Pacini e Gregorio Catalano.
D'altronde un famoso detto neozelandese recita: "Un terzo dei neozelandesi giocano al rugby. Gli altri due terzi ci hanno già giocato" e se due giorni fa in Piazza del Popolo a Roma ed in Piazza Duomo a Milano c'era il tutto esaurito sotto dei megaschermi (PER UNA PARTITA DI RUGBY) qualcosa vorrà anche dire... magari che il tanto osannato e straricco calcio non è più il catalizzatore dei sentimenti sportivi degli italiani ?!?
Questo è l'articolo:
"Quello che unisce i Gallesi - ama ripetere Gareth Edwards, scherzando - è che sono tutti concepiti su un campo da rugby. Magari sul sedile di una macchina o sul lettino dei massaggi o sull’erba dell’area di meta. Tutti, in qualche modo, se non proprio fratelli, comunque affratellati." C’è molto di vero nelle parole del mitico mediano di mischia gallese: basta guardare i nomi e cognomi dei giocatori. Dinastie di tre quarti”, generazioni di “avanti”, alberi di famiglie ovali, parentele di uomini e donne che al rugby hanno regalato legamenti e zigomi, garretti e craponi, in cambio di partite, storie, sentimenti, legami. Una ragnatela umana. Perchè è così. Fra chi gioca rincorrendo un pallone ubriaco di vita, di amicizia o birra, si instaura un codice che non ha bisogno di regolamenti o tribunali. C’è, vige, funziona, dura, si trasmette, si eredita. Tanto che, alla fine, comunque vada, non esiste più l’Inghilterra o la Francia, non esistono più gli All Blacks o gli Springboks. Esiste solo il rugby. Esistono solo i rugbisti,. E’ una magia. Ditelo in giro, a chi ancora non ci crede. Portate i bambini, convincete le mamme, accompagnate i nonni. Accendete un “Italia – Irlanda” in un ospedale: per due ore la gente respira, resuscita, risorge. 80’ di battaglia, poi la pace più bella del mondo. Lo sport ricomincia da qui. E il bello è che da qui non torna più indietro.
Marco Pastonesi
Gazzetta dello sport domenica 18 / 03 / 2007
Per la cronaca:
ITALIA = 54 milioni di abitanti - 40.000 tesserati nella Federazione Rugby
IRLANDA = 2 milioni di abitanti - 90.000 tesserati.
L'Italia è stata ammessa nel 6 Nazioni nel 2000.
La Francia è stata ammessa nel 5 Nazioni nel 1910.
Il primo torneo delle Nazioni (4) è stato disputato da Irlanda - Scozia - Galles ed Inghilterra nel 1883.

I BIGNE' FRITTI DI SAN GIUSEPPE

Come promesso questa sera mi sono cimentato nei miei primi bigne' fritti: debbo ammettere che "tecnicamente" mi sono venuti come mi aspettavo venissero ma non sono rimasto troppo contento della ricetta che ho adottato. Ad esempio nella ricetta non era previsto lo zucchero nell'impasto dei bignè ma io un cucchiaio o due di zucchero a velo, a giochi fatti, posso dire che ce li avrei messi ed avrei lasciato anche la pasta riposare per una mezz'oretta, tanto per renderla più soffice e permetterle di cuocere meglio all'interno dei bignè. Non che siano venuti male, tutt'altro, ma..... esperienza per il futuro

Ecco, invece, la...

RICETTA DEI BIGNE' DI SAN GIUSEPPE SECONDO ADA BONI

Per 80 bignè: 2un bicchiere d'acqua, un etto di burro (o 50 grammi di strutto e 50 di burro, oppure 100 grammi di strutto), cinque cucchiai colmi di farina (150 grammi), quattro uova intere, un pizzico di sale, un cucchiaino di zucchero, la raschiatura di un limone;
Per friggere: strutto (o, in mancanza, Olio d'arachidi);
Per la copertura: Zucchero a velo;
Per il ripieno dei bignè: (all'incirca... 2 tuorli d'uovo, 50 gr. di farina, 70 gr. di zucchero, 1/2 litro di latte e la buccia di 1 limone)

PROCEDIMENTO:
Versate in una piccola casseruola a fondo pesante, l'acqua, un pizzico di sale e il burro a pezzettini e mettetela sul fuoco.

Non appena inizia l'ebollizione versate, in un sol colpo, tutta la farina setacciata. Togliete la casseruola dal fuoco e lavorate energicamente il composto con un cucchiaio di legno fino a quando, dopo averla rimessa sul fuoco, la pasta si staccherà dalle pareti della casseruola, raccogliendosi a palla e facendo un leggero rumore come se friggesse.

Ritirate la casseruola dal fuoco, far raffreddare la paste poi aggiungetevi le uova, 1 per volta, sbattendo vigorosamente, aggiungendo l'uovo seguente soltanto dopo che il precedente sarà stato ben incorporato alla pasta. Lavorarla ancora a lungo, dipendendo da questo la buona riuscita. Quando sarà vellutata e farà bolle aggiungere il cucchiaio di zucchero a velo e la scorzetta di limone grattugiata. Lavorarla ancora un poco e coprire la casseruola con un panno ripiegato in quattro, lasciandola riposare in un luogo fresco una ventina di minuti.

Alla fine la pasta dovrà risultare soffice ma molto consistente. Mettete sul fuoco la padella piena per 3/4 di olio e quando è moderatamente caldo (160 gradi) calatevi le palline di pasta formate con l'aiuto di due cucchiai.

Friggete pochi bignè alla volta perché con il calore si gonfiano molto e quando si saranno gonfiati, fate rialzare la temperatura dell'olio, anche muovendo la padella (o pentolina) in senso rotatorio. Non è necessario girarli, si volteranno da soli quando saranno ben gonfi e dorati da una parte. Lasciateli dorare anche dall'altra parte prima di tirarli su e asciugarli su un doppio foglio di carta da cucina. Prima di friggere il resto dell'impasto, fate nuovamente abbassare la temperatura dell'olio. Quando saranno tutti pronti, rotolateli nello zucchero. Dopo la frittura, i bignè possono essere farciti con crema pasticcera non troppo solida. Per introdurre il ripieno occorre servirsi di una siringa o di una tasca da pasticceria.

15 marzo 2007

PER RIPRENDERMI DALLO SFORZO INTELLETTUALE

...che ho dovuto profondere per dar vita a due o tre post sul mio blog "parallelo" CIVIS ROMANUS SUM Claudia mi ha dovuto consolare e ritemprare con un paio di leccornie gastronomiche: una bella (e straordinariamente ottima) porchettina di 700 grammi...
inspiegabilmente sparita nel giro di un quarto d'ora ed una altrettanto goduriosa torta di mele dalla forma anomala
ma dal gusto "canonico".

BRAVO IL MIO AMORE !!!

11 marzo 2007

NELL'AZZURRO DIPINTO D'AZZURRO

23 - 20

Ancora una giornata storica per l'Italrugby (che sta conquistando, partita dopo partita, migliaia di nuovi adepti, grazie anche al clima di fratellanza e sportività che ne contraddistingue gli incontri tra tifosi).
Ieri, nel giorno in cui l'Irlanda (nostra prossima avversaria) si è aggiudicata la Triple Crown (il trofeo assegnato alla squadra britannica che, nel corso del torneo, batte le altre tre britanniche),

per la prima volta dal 2000, battendo i temibili dragoni del Galles, l'Italia ha conquistato la seconda vittoria nel corso dello stesso torneo delle 6 Nazioni (cosa mai successa prima, quando, nella migliore delle ipotesi, avevamo chiuso il torneo con 2 soli punti in classifica) ed ha sorpassato lo stesso Galles nella Classifica Mondiale dell'I.R.B. (International Rugby Board) portandosi all'OTTAVO posto (cosa anche questa mai avvenuta prima d'ora): sicuramente di ottimo auspicio in vista dei mondiali del prossimo settembre in Francia.
E, per la terza volta consecutiva (dopo Alessandro Troncon a Twickenham ed a Murrayfield)

Il gladiatore Alessandro Troncon
un nostro giocatore, Sergio Parisse, si è aggiudicato il titolo di B.M.P. (Best Match Player).

Parisse festeggia con la bottiglia assegnata al B.M.P.
Kaine Robertson sigla la prima, splendida, meta italiana dopo una corsa solitaria di 70 metri
Mauro Bergamasco, autore della seconda meta italiana a 3' dalla fine, festeggiato da Roland De Marigny

La grinta e la felicità di Mirco Bergamasco

Alcune fasi di gioco di Italia - Galles




07 marzo 2007